27 dicembre 2013

2013 27 Dic - Momo (NO): "Paese in Corsa"

Data: 27/12/2013 
Lunghezza percorso: 4,9 Km
Momo (NO): "Paese in Corsa"


Per completare il poker “Paesi in Corsa” e chiudere il nostro anno podistico ci rechiamo a Momo, per l’ultima tappa.
Dopo 2 giorni di diluvio che hanno rovinato Natale e Santo Stefano, troviamo una serata bella e non fredda, siamo sui 5 gradi.
Arriviamo presto, ma notiamo già un bel movimento per le vie di Momo, e infatti si registrerà stasera il record di presenze della manifestazione, ben 273 al via.
A volte basta chiedere e infatti chiedendo se c’è un posto al coperto per cambiarsi, i gestori del circolo dove si fanno le iscrizioni ci danno una bella saletta con tavoli e sedie, tutta per noi!
Poi arriva qualche altro podista, ma lo spazio non manca di certo.
PERCORSO SU GOOGLE MAPS
Ci riscaldiamo un po’ e ci posizioniamo al via, che viene dato puntuale alle ore 20.
Mi accorgo subito che il circuito è cambiato rispetto dall’anno passato.
A mio parere è cambiato in peggio.
Alcuni tratti troppo bui e una strana inversione di marcia a 180 gradi nei pressi del cimitero!
Si faranno in totale 2 giri del circuito per una lunghezza complessiva di 4,9 Km, troppo corta e troppo diversa dalla lunghezza dichiarata di 6 Km.
Comunque, a parte questa sbavatura, la serata è stata molto piacevole, atmosfera festosa e facce allegre dappertutto, organizzazione più che buona.
Niente da dire, queste notturne invernali sono veramente belle, una grande idea ben realizzata, tanti complimenti a chi sta dietro al progetto.
Ci rimarranno nel ricordo, insieme alle quattro belle cene consumate in compagnia nel dopo corsa, in diverse risto-pizzerie del novarese.
È stato decisamente piacevole coniugare l’attività sportiva nel freddo delle sere d’inverno con la successiva convivialità nel tepore dei locali mangerecci, tra una birra, una risata e una pizza.
Speriamo che l’anno prossimo vengano riproposte, magari con qualche data in più, anche se, ci rendiamo conto che mettere in piedi questi eventi non è per nulla facile.

LE FOTO DEL JOE

20 dicembre 2013

2013 20 Dic - Veruno (NO): "Paese in Corsa"

Data: 20/12/2013 
Lunghezza percorso: 5,5 Km

Veruno (NO): "Paese in Corsa"


Prosegue il nostro tour attraverso le tappe del circuito “Paesi in Corsa” e questa sera ci rechiamo a Veruno, per quella che è probabilmente la serata clou della kermesse.
(mi accorgo ora di aver usato 3 parole in lingua francese, ma fa figo e ce le lascio).

Durante il viaggio d’andata rischio il ricovero nella vicina clinica causa caldane : i miei soci tengono il riscaldamento dell’auto a palla e mi manca letteralmente il fiato…mi sa che tentano di mettermi farmi fuori!
Ma finalmente arriviamo e l’aria fresca della sera mi fa rinvenire, anche se sono già sudatissimo.

Gran freddo non fa, siamo sui 5 gradi, ma noto abbigliamenti da tundra siberiana.



Il tema della serata è ovviamente il Natale, bisognerebbe avere il cappellino apposito, noi purtroppo non ne siamo forniti, vedremo di provvedere per l’anno prossimo.
Bella atmosfera, ragazze in costume natalizio che distribuiscono cioccolatini, musichette in tema, salone riscaldato dove ci cambiamo.
Il paese è bello, non c’ero mai stato (almeno non mi ricordo) e mi da un’idea di ordine e pulizia.
I partecipanti non sono molti, 172 in tutto, ed è un peccato perché la serata meritava.
Ma è il classico venerdì delle cene aziendali e delle associazioni, abbastanza scontato perdere presenze.
La corsa consiste in 3 giri di circa 1,8 Km, per un totale di 5,5 Km.
Il percorso non è male, ben illuminato e non proprio pianeggiante: per i primi 2/3 si sale e per il rimanente si scende.
Certo, non è gran salita, ma sui 3 giri si fa sentire, eccome, nei polpacci.
E così si parte, a sudare anche stasera, mentre il resto del mondo è al caldo a mangiare il panettone.
Ma in questo periodo ci divertiamo così, inutile cercare spiegazioni filosofiche.
Ci sono quarantenni che corrono dietro alle ragazzine, noi corriamo dietro alla fatica, meglio così direi.
Sul percorso sono poste alcune auto con musica rock a volume esagerato, che, credo, per le intenzioni dell’organizzazione dovrebbero dare la carica ai corridori.
L’idea in se magari non sarebbe neanche male, ma il genere di musica scelto (hard rock) e il volume spacca timpani secondo me erano poco azzeccati.
Comunque i gusti sono gusti e conclusa degnamente la nostra prova ci sistemiamo per benino nel salone riscaldato, dove ci aspettano il ristoro e i dolcetti natalizi.
Che dire di più: evento molto ben organizzato e riuscito, merita senz’altro un ritorno l’anno prossimo.
Complimenti agli organizzatori e Buon Natale a Tutti!




29 novembre 2013

2013 29 Nov - Cavaglio (NO): "Paese in Corsa"

Data: 29/11/2013 
Lunghezza percorso: 6,250 Km



La partecipazione dell’anno passato a questa corsa mi aveva lasciato un ricordo particolare, bello, una specie di infatuazione, difficile anche da spiegare…così mi ero ripromesso di tornarci, per capirne un pò di più a proposito di questa specie di “colpo di fulmine” sportivo.
Sentimento tra l’altro condiviso con i miei compagni d’avventura.
Così organizziamo un quartetto di amici e ci ri-presentiamo a Cavaglio.
Temperatura rigida, un paio di gradi sottozero, quest’anno l’inverno è arrivato presto, ma è giusto così, dovrebbe essere segnale di una futura primavera nella norma.
C’è movimento in questo piccolo borgo, alla fine saranno circa 200 i podisti al via, ed è un gran numero per un venerdì sera glaciale di fine novembre.
Il paese di notte è molto pittoresco, sembra di aver preso la macchina del tempo ed essere tornati indietro di almeno 50 anni.
Attenzione, il paese è stato ben mantenuto nella sua veste antica, ma non è vecchio o decadente, anzi.
Il ritrovo è presso l’oratorio e noi, anche stavolta moolto furbi, ci portiamo la borsa del cambio dentro al vecchio cinema, il vero gioiello della serata, che vale da solo la presenza a questa corsa…almeno per noi, giocoforza più interessati all’aspetto “culturale” del podismo che non a quello agonistico.
Si respira l’aria buona del passato fra queste mura, fra le seggiole in legno, le luci pallide e l’aria stupita del custode - anch’esso catapultato qui da un’altra epoca – che ci vede entrare per primi e prendere posto in galleria: gli chiediamo se possiamo cambiarci lì e lui, sorridendo, ci dice di sì e ci accende pure il riscaldamento.
Cambiati, usciamo poi al gelo della notte e corricchiando diamo un’occhiata al borgo.
Facciamo un pezzo del percorso, incrociando il Bar Mario, anch’esso sicuramente nato prima di Ligabue, risalendo poi per una breve salitella, illuminata per l’occasione con delle lanterne a petrolio.
Il tutto ha un qualcosa di magico, di fuori dal tempo, oserei dire di poetico.
Si avvicina l’ora del via e ci portiamo nei pressi dell’oratorio, fa parecchio freddo ma quasi non ce ne accorgiamo.
Lo start effettivo sarà poi dalla piazza della Chiesa, scelta giusta, c’è più spazio ed è il centro.
Si tratta di fare praticamente 2 giri da 3 Km, con una breve salitella all’inizio del circuito, seguita dalla relativa discesa che porta poi a percorrere 2 Km abbondanti in piano.
Per il mio gusto personale il tracciato è ottimo, bei rettilinei, ampia visuale e pochi cambi repentini di direzione, praticamente un “pistone” di 3000 metri.
Tutto illuminato, su asfalto pulito e regolare e presidiato dagli organizzatori.
Per me ne esce anche una discreta prestazione, nel senso che riesco a tenere esattamente e costantemente per tutta la corsa il passo che avevo previsto, riuscendo anche ad aumentarlo leggermente nel secondo giro.
All’arrivo, senza neanche rendercene conto, ci ritroviamo seduti su una gelida panchina posta appena dopo il banchetto dell’organizzazione, a chiacchierare della nostra fatica.
L’aria è tagliente, siamo sudatissimi e poco vestiti, ma non sentiamo niente…
Qualche minuto così, a decantare in questo freezer naturale, e poi ci trasferiamo dentro al cinema.
Un bicchiere di vino caldo e poi ci cambiamo al calduccio; salutiamo, ringraziamo e via, per un altro viaggio nella macchina del tempo: andiamo infatti a farci un’ ottima pizza “Novarese” nella vicina pizzeria “La Lucciola”, locale ibernato in una indefinita data degli anni ’70.
Notiamo con piacere che il posto è pieno di podisti reduci dalla corsa, fra i quali i Fratelli Preti di Invorio, che abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere e che salutiamo.
Fantastica serata, cosa dire di più? che l’anno prossimo ci torniamo di sicuro!

24 novembre 2013

2013 24 Nov - Invorio (NO): "Strainvorio"

Data: 25/11/2012 
Lunghezza percorso: 6,950 Km
STRAINVORIO


Sempre bella questa corsa di Invorio.
Il clima regala una giornata timidamente soleggiata, anche se freddina, si parte con circa +5 gradi.
Questo favorisce l’afflusso di un bel numero di partecipanti, 630, seppure un pò in calo rispetto alle ultime edizioni, ma d’altronde di corse in giro ce ne sono sempre di più.
Salendo a Invorio noto ancora un pò di neve sui prati e nei boschi circostanti, non sono dotato di scarpe adatte per questi terreni e la cosa mi preoccupa leggermente.
Arrivato a Invorio il colpo d’occhio è subito piacevole: il paese è indubbiamente bello e ben tenuto e, nonostante sia ancora abbastanza presto, un sacco di gente affolla le vie intorno alla partenza, c’è un bel fermento.
Qualcuno già si scalda (a tal proposito, io magari sarò un principiante ignorante, ma correre per un’ora prima di partire credo sia controproducente, 15-20 minuti fatti bene posson bastare).
C’è il classico assalto al bar in piazza per le iscrizioni, il caffè e il resto (peccato che l’altro bar quest’anno sia chiuso).
Noto la presenza  di grossi nomi del podismo amatoriale, questa gara è sempre molto ambita, ha un suo fascino particolare e ha il doppio delle presenze che si registrano mediamente all’ammazzainverno.
L’ordine di arrivo odierno si rivelerà infatti di altissimo livello, quasi tutto il meglio degli atleti in zona.
Alle 9.30 si parte da sotto il gonfiabile, il traffico di gambe è notevole, e bisogna fare un po’ di attenzione a non urtarsi.
Dopo il primo Km la matassa dei concorrenti si districa e ognuno può correre più sciolto, con il giusto spazio.
Per fortuna il terreno non è poi così male, giusto un po’ allentato dalle pioggie e dalla neve cadute in settimana, ma perfettamente praticabile senza pericolo, a parte alcuni tratti un discesa dove è d’obbligo guardar bene a terra dove si appoggia, per la presenza di notevoli sconnessioni e pietre sporgenti belle grosse.
Il percorso è ben equilibrato, ci sono alcuni tratti in salita abbastanza tosti, ma brevi, e subito ci sono discese in cui si riprende fiato.
Il fatto è che questo sali e scendi dura quasi dall’inizio alla fine e quelli come me dotati di scarsa ripresa fanno fatica a carburare un passo regolare.
Ma noto che c’è anche chi i conti li fa peggio del sottoscritto, parte troppo forte e si impianta in salita, mentre io tutto sommato corro regolarmente senza grosse variazioni di ritmo: per carità, niente di esaltante, ma riesco a controllare bene le mie sensazioni e il senso di fatica e la cosa mi piace, devo dire che mi da una intima e profonda soddisfazione.
Si conclude con un paio di Km a scendere verso il traguardo e qui chi ne ha può far girare le gambe, anche se dopo la frullata precedente  di energia non ne rimane molta.
La mia idea sarebbe di tentare un bel Km finale in pseudo-spinta, ma sono già abbastanza al limite e in affanno per cui opto per un “allungo” di soli 500 metri, che però mi fa recuperare alcuni posizioni su corridori più bolliti di me.
Bello l’arrivo, si giunge nella piazza del paese e si risale verso il campo di calcio, si entra, e dopo l’ultimo sforzo sul prato, Finish!
Oggi mi ritengo soddisfatto della mia prestazione, ma lo capisco solo all’arrivo, dove, al contrario dell’anno passato, consegno il cartellino senza fare coda e riesco addirittura a entrare nella top 100…lo so non è un granchè, però è meno facile di quanto possa sembrare a chi non frequenta queste gare.
All’estrazione finale vinco 2 accendini: ho tentato di reclamare qualcosa in più come autore dell’altimetria pubblicata sul volantino della corsa, ma non ho voluto insistere più di tanto.
Come da rituale, mi siedo sul baule dell’auto, con il sole che mi scalda un po’ le stanche ossa, e utilizzando il mio nuovo accendino, mi fumo con supremo gusto e goduria la sigaretta-premio per queste fatiche…vabbè far l’atleta ma qualcosa bisogna pur concedersi!

22 novembre 2013

2013 22 Nov - Gozzano (NO): "Paese in Corsa"

Data: 22/11/2013 
Lunghezza percorso: 5,950 Km
GOZZANO PAESE IN CORSA
Dopo aver letto commenti positivi relativamente all’edizione passata, ci presentiamo anche noi a questa strana e originale serale di Gozzano.
Negli ultimi 2 giorni è arrivato il freddo invernale, e pure un pò di neve, ma, nonostante questo, circa 200 corridori si presentano al via.
A mio parere un ottimo numero, considerata la stagione, l’orario e il clima rigido.
Il ritrovo è presso l’oratorio di Gozzano, il salone è ampio e ben riscaldato.
Questa volta premio pane e volpe per noi che ci portiamo appresso la borsa e ci cambiamo prima -  e soprattutto dopo - al calduccio, sorseggiando un ottimo vin brulè.
Temperatura intorno ai +2 gradi, freddina ma ci può stare.
Alle 20 in punto lo start.
Si devono fare un paio di giri di 3 Km su un circuito cittadino abbastanza veloce, ma con molti cambi di direzione, piccoli saliscendi e uno strappo breve ma intenso verso la chiesa, strappo che alla seconda tornata si fa sentire parecchio nelle gambe, come si fanno sentire i vari rilanci di andatura che seguono le curve.
Organizzazione direi perfetta, con birilli colorati a segnare il percorso e molti volontari a presidiare.
La neve caduta nelle ultime ore per fortuna si è sciolta del tutto, non ci sono tratti ghiacciati e si corre sempre su alfalto pulito e regolare.
Da segnalare giusto un’automobile che uscendo in retromarcia da un cortile ha provocato una situazione rischiosa al gruppo di podisti che stava transitando appena davanti a me, ma per fortuna si è fermata in tempo.
Io e i miei colleghi notiamo poi che qualche concorrente, sfruttando le caratteristiche del percorso e il favore delle tenebre, compare e scompare a sorpresa sul tracciato, ma qui starebbe alla sportività di ognuno comportarsi correttamente.
Si vede anche qualche gruppetto di persone a osservare la corsa (o, più probabilmente erano lì per caso) e ho la netta impressione, dai loro sguardi stupiti, che ci giudichino un pò folli…e forse non hanno tutti i torti.
Dopo 6 Km precisi arriva il meritato traguardo, il ristoro, il “lavaggio” e il cambio al caldo del salone.
Concludiamo la bella serata in una ottima e accogliente  pizzeria lì nei pressi.
Questa corsa ha confermato e rinforzato il mio giudizio molto positivo sul circuito delle notturne invernali, ottima idea messa in pratica altrettanto bene dai vari comitati organizzatori.
Personalmente preferisco le  temperature fresche per fare sport e quelle calde per fare il turista: confesso che il mio giudizio è legato molto anche a questo, ma l’idea rimane senza dubbio piuttosto geniale e fuori dall’ordinario.
Venerdì prossimo la tappa sarà a Cavaglio d’Agogna, ci siamo già stati l’anno passato, ve la consigliamo per un venerdì sera sicuramente “alternativo”.

10 novembre 2013

2013 10 Nov - Bellinzago (NO): Camminata d'Autunno

Data: 10/11/2013
Lunghezza percorso: 11,0 Km 
BELLINZAGO N.SE - CAMMINATA D'AUTUNNO



Ci siamo recati ieri a Bellinzago Novarese, incuriositi e attratti da questa 11 Km, denominata “Camminata d’Autunno”.
L’alternativa era la (per noi) vicinissima 6 Km di Serravalle Sesia, ma, conoscendo la zona, il “pericolo” di trovare un percorso pieno di salite spaccagambe era elevato, meglio scendere verso la medio-bassa novarese.
A dire il vero eravamo stati già qui, circa un anno fa, per la prima edizione della “Branzack Corre nel Parco del Ticino”: ci era molto piaciuta e quindi torniamo volentieri.
Il percorso è identico: da quello che par di capire l’intenzione della Marathon Bellinzago è quella di proporre questa corsa 2 volte l’anno, a giugno e a novembre.
Cominciamo stavolta dal giudizio: tra le corse “popolari” questa è stata di gran lunga la migliore dell’anno, e, secondo noi, siamo a livelli pari, se non addirittura superiori, a quello di corse che costano d’iscrizione 10 volte di più.
Roba da rimanere sbalorditi, spero di non dimenticare qualcosa.
Partenza e arrivo in pista d’atletica (e che pista!), con gonfiabile, speaker, musica e cronometro ad alta visibilità.
Starter d’eccezione, e consegnante i premi, la medaglia d’oro olimpica di pugilato Cosimo Pinto.
Percorso segnalato, con i Km, ben presidiato, sicuro, nessuna bicicletta fra i piedi.
Ristoro fantastico, con biscotti, pane e nutella, marmellata e, udite udite, pizza e birra a volontà e gratis!!!
Addirittura mini-pacco gara: 2 confezioni di panna cotta per tutti i concorrenti.
Servizio fotografico di alta qualità, e completamente gratuito, realizzato da Antonini Foto.
Riconoscimenti ai primi 3 arrivati assoluti e ai primi di tutte le categorie.
Classifica generale pubblicata on-line!
Corsa onorata da un ordine d’arrivo “imperiale” per il podismo amatoriale:
Salah Ouyat, probabilmente, per le nostre zone, il più forte podista amatoriale dell’ultimo decennio.
Ronnie Fochi, dominatore assoluto dell’ultima edizione del Piede d’Oro del Varesotto.
Maamari Elmehdi, giovane vincitore della prima edizione della Branzack e vincitore dell’ultima Scarpa d’Oro Half Marathon di Vigevano.
E poi, al quarto posto, Silvio Gambetta, dalla provincia di Alessandria, che probabilmente detiene il record mondiale di gare vinte in carriera, leggetevi questo articolo e resterete a bocca aperta (abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscerlo ieri, persona veramente gentile, oltre che grandissimo runner).
Ci hanno colpito l’impegno, la passione e l’entusiasmo degli organizzatori:
hanno ascoltato, migliorandoli, i consigli dei partecipanti, fra i quali noi, che suggerivano l’utilizzo della pista d’atletica, e ne è venuta fuori una bellissima e perfetta festa sportiva!
La giornata è stata giustamente clemente, tempo nuvoloso e umido, ma niente pioggia, temperatura intorno ai 10 gradi.
Qui mi permetto un consiglio “tecnico” per i colleghi podisti.
Ho visto oggi gente con guanti, calzamaglia, k-way, cuffia, doppio strato di vestiti: io ho corso in canotta e pantaloni corti e avevo caldo…certo, c’è una componente soggettiva nel coprirsi, ma correndo per 11 Km con +10°C è difficile che si possa avere tanto freddo, e se si va in “ebollizione” si suda molto più del dovuto e si fa molta più fatica.
Ma veniamo al commento tecnico sul percorso.
I 3 Km iniziali e finali coincidono, pianeggianti e scorrevoli.
In mezzo c’è un anello di 5 Km nel parco del Ticino, in mezzo a boschi, boschetti e collinette, oggi avvolti nella classica atmosfera autunnale, come da titolo della corsa.
Qui si trovano un paio di Km veloci, in leggera discesa, e successivamente il tratto in salita, che riporta in “quota”, di circa 1 Km scarso, non durissimo, ma neanche da sottovalutare.
E’ una salita corribile in spinta, ma capace di fare selezione, anche auto-selezione, perché dopo mancano ancora 4 Km all’arrivo e se si esagera si paga il conto.
Tracciato al 90% su sterrato, su sentieri puliti e ben battuti, c’è giusto da stare un poco attenti a qualche pietra sporgente, ma niente di che, basta guardar per terra.
Bellissimo il finale, si vede lo stadio in lontananza e si sente lo speaker quando manca ancora più di 1 Km.
Questo ti dà una bella carica e per quei pochi minuti ti senti anche tu quasi come un atleta di quelli seri che sta per fare il suo ingresso allo stadio "olimpico"…emozionante, mi mancava nella mia pur misera“carriera”!
Ultimi 100 metri in pista a tagliare il traguardo stremati & spremuti ma soddisfatti.
Voglio poi dire un personale BRAVO al Presidente-Speaker Rino Barricella, una vera forza!!!
Ma Bravi Tutti, inchino e giù il cappello, tutto da imparare da questi Signori dello Sport di Bellinzago!





3 novembre 2013

2013 03 Nov ~ Pella - Orta San Giulio (NO)

PELLA - ORTA SAN GIULIO






Tradizione piovosa finalmente smentita a Orta, anche se la differenza fra asciutto e bagnato è sul filo delle poche ore.
Piove infatti durante la notte, ma il percorso, a parte qualche pozzanghera sullo sterrato, è perfettamente regolare, e sul finire della gara spunterà addirittura un sole quasi primaverile.
Non posso che ribadire quanto detto l’anno passato a proposito di questa corsa.
Percorso stupendo, ottima logistica, ristoro finale con i fiocchi e organizzazione perfetta.
Perfetta si, ma con il braccino corto a fronte dei ben 18 euro di iscrizione: rispetto alla scorsa edizione non è stata neanche fornita la borsa di plastica per gli indumenti e invece di 2 ristori ce n’era uno solo.
Eppure con 200 iscritti in più c’era da aspettarsi almeno un trattamento uguale, invece che al ribasso.
Ritengo poi abbastanza "fantasioso" dare 2 pacchi di gnocchi, 1 bottiglia di birra e una scatola di lenticchie come pacco gara di una corsa podistica: forse un cappellino, una maglietta, una medaglia, un qualsivoglia gadget-ricordo avrebbero più senso.
Questo è il mio parere, ma le voci che sento in giro sono concordi nel giudizio.
Vabbè, vorrà dire che metteremo in bacheca la bottiglia vuota della birra o la latta delle lenticchie scrivendoci sopra Pella-Orta ~ 03/11/2013.
Per quanto riguarda la mia corsa, purtroppo, già dal 2ndo Km comincio ad avere il peggiore dei problemi per chi si appresta a dover correre per un’ora e più.
Sono quelle cose che pensi sempre succedano solo agli altri, ma la statistica prima o poi ti colpisce, è matematico.
Inizialmente la sofferenza è sopportabile e ho una pur piccola speranza che si plachi.
Chiacchiero piacevolmente per qualche minuto nei primi Km con l’amico Sergio dell’Atletica Valsesia e questo mi fa distrarre un pò dal chiodo fisso, che sempre in mezzo è, ma non alla fronte.
Prima della salita del lido di Gozzano - dopo 7 Km tutt’altro che simpatici - tento di arginare il problema con un rimedio della nonna, ovvero il limone, preso al ristoro (tra l’altro io odio mangiare il limone al naturale).
Sarà forse l’effetto placebo, ma questo espediente mi permette di condurre la salita discretamente.
Quando dagli ultimi tornanti vedo quelli che mi stanno davanti mi accorgo che, nonostante il tormento, sto tenendo botta molto bene.
Ma, presa la lunga discesa che conduce a Orta, la mia situazione va inesorabilmente peggiorando, oramai la testa è unicamente rivolta a evitare cedimenti. 
Agonisticamente parlando la mia corsa è morta e sepolta, e a un certo punto devo fermarmi, mi arrendo, non ho più alternative.
Il resto è un trascinarmi corricchiando fino al traguardo, con il morale sotto i tacchi, ma almeno ho salvato il salvabile.
E' andata così, succede, ci sono cose ben peggiori.
Peccato, fisicamente stavo molto bene e avevo un ritmo per me buono.
Magari ci riproverò l’anno prossimo, anche se comincio a pensare che questa corsa mi porti un pò sfiga.

IL SITO UFFICIALE DELLA CORSA

19 ottobre 2013

2013 19 Ott - Pogno (NO): TRAIL DEL LAGO D'ORTA

Il nostro Grande Amico Stefano Rigamonti (il Riga) ha partecipato, concludendolo, al Trail del Lago d’Orta, 55 Km su e giù per le montagne del Cusio e della Valsesia, partenza e arrivo a Pogno.
Tutti noi amici avevamo giudicato questa avventura un pò troppo esagerata per  Stefano, non perché lui non ne avesse le potenzialità, ma perché non si è allenato in modo specifico.
Stefano infatti è un onesto Gambadorista, partecipa e si allena su distanze intorno ai 10 Km, e ha continuato a fare allo stesso modo anche in prospettiva Lago d’Orta Trail.
Comunque, venerdì sera gli abbiamo fatto i dovuti in bocca la lupo e siamo rimasti d’accordo che ci avrebbe mandato un messaggio dalla gara per aggiornarci sulla sua situazione, in modo tale, eventualmente, di andare ad aspettarlo all’arrivo.
E così alle ore 17.10 di sabato 19 ottobre 2013 ci arriva il seguente sms dal Riga:
«Ahò, come da accordi vi aggiorno sulla mia situazione: sono ancora vivo, al momento mi trovo al Km 38, ne mancano circa 17, sto abbastanza bene, quindi penso di finire entro 3-3,5 ore. Ciao Forza Sanbrokese»
A questo punto organizziamo la missione, arriviamo in loco e alle 20.20, puntuale come un orologio svizzero, il nostro eroe ci si materializza davanti, spuntando dal buio del bosco nelle strette vie di Pogno: eccolo qui sotto immortalato in quel magico momento (era pure bello fresco e rilassato, rideva addirittura!).
L'avventura del Riga è stata romanzata dall'amico Giovanni, non perdetevela!


il RIGA all'arrivo in Pogno City dopo 55 Km!!!


UN PAIO DI DOMANDE A STEFANO “il RIGA”

Stefano, cosa ti ha spinto a tentare un’impresa del genere praticamente senza allenamento?
Nel mio caso sicuramente la molla è stata la curiosità di provare e il sogno di arrivare in fondo.
Devo però dire che mi ha aiutato tantissimo il fatto di sentirmi comunque al sicuro:
C’erano ristori ogni 10 Km circa, e gli ultimi km (da Nonio in poi, che per me, senza allenamento, sapevo sarebbero stati i più duri) erano comunque a pochi metri dalla civiltà (non isolato come sul Monte Novesso per intenderci).
Ero comunque consapevole che avrei potuto abbandonare in qualsiasi momento, in sicurezza, e senza vivere il ritiro come una sconfitta.
Questo insieme di fattori ponderati e ragionati nell’insieme di un’impresa apparentemente folle mi ha tolto gran parte delle paure e fatto partecipare in serenità.
Certo che, se mi avessero detto che tra un punto di soccorso e l'altro c’erano 20-25 Km non penso che avrei partecipato, perchè in caso di problema o infortunio a metà del tratto avrei corso veramente il rischio che venissero a recuperarmi a notte fonda!!!

Stefano, c’è gente che per finire una maratona conduce 6 mesi di vita da monaco di clausura, rispettando tabelle di allenamento e alimentazione, senza sgarrare.
Al netto di ciò, che hai messo seriamente in dubbio, arrivando bello pimpante dopo 11 ore e mezza di corsa mista a marcia, cosa pensi sia fondamentale per riuscirci?
Oltre alla forza di volontà bisogna avere la fortuna di attraversare un periodo senza problemi fisici, credo che anche solo un raffreddore mi avrebbe penalizzato molto.
Poi ritengo di fondamentale importanza il prendere la gara, qualsiasi tipo di gara, come un divertimento, senza patemi d'animo che ti fanno accrescere l'ansia prima, durante e dopo.
Deve restare sempre e solo divertimento, che si tratti della corsa dell'asilo o del Tor de Geants.
Ultimo ma non ultimo, il pensiero che al ristoro di Arola e dell'Alpe Sacchi ci fossero ad aspettarmi mia moglie, mio figlio e mio suocero e, che ci crediate o no, al traguardo gli amici Joe e Davide: questo mi ha dato una forza in più per proseguire anche nel momento più critico: infatti ho temuto di dover abbandonare dopo il ristoro di Grassona, sarà stato all'incirca il  Km 46-47, perchè mi ha preso un fortissimo dolore all'anca sinistra, ma ho stretto i denti, me lo sono trascinato per un paio di km…e poi miracolosamente è scomparso!
Per finire ringrazio ancora calorosamente famigliari e amici per l'attesa al traguardo e per il supporto morale dei giorni precedenti l'"evento"!!!

Ciao a tutti!

12 ottobre 2013

Calendario AMMAZZAINVERNO 2013/2014

Camminate non competitive di circa 6 Km
Partenza alle 9.30
Costo d’iscrizione alla singola gara 2€









2013 13 Ott - Bogogno (NO): Camminata della Meja

Data: 13/10/2013 
Lunghezza percorso: 10,7 Km
13/10/2013 ~ BOGOGNO – GAMBA D'ORO - CAMMINATA DELLA MEJA







PREMI
L’ottobre 2013 purtroppo di sole ce ne fa vedere poco, anzi.
Nei giorni scorsi Borgomanero è stata colpita da un tremendo nubifragio, e anche stamattina qui a Bogogno il cielo ha tinte che vanno dal grigio piombo al blu cobalto.
Nuvole cariche di pioggia girano intorno minacciose.
Aria fredda tendente al gelido, la temperatura è sui 10 gradi scarsi.
Niente a che vedere con la magnifica giornata di sole che ci aveva accolto qui l’anno passato.
La speranza è almeno di non beccarci l’ennesima secchiata d’acqua sulla testa.
Comunque di gente ce n’è parecchia, 600 esatti al via, e, per la cronaca, fortunatamente non pioverà.
Il luogo del ritrovo è molto bello e comodo, con bar che lavora a tutto regime a far caffè e varie.
Riscaldamento, conto alla rovescia vocale e via puntuale alle 9.00
Dato che siamo moolto furbi, quasi a livelli volpini, ci posizioniamo appena dietro quelli che vanno forte: il primo Km infatti si percorre tra le anguste vie del paesello e onde evitare imbottigliamenti e contatti meglio stare un pò davanti.
BOGOGNO SKYLINE
Allo scoccare del Km 1 si presenta quella che è l’unica salita seria della giornata, 300 metri molto ripidi.
Ma la brevità dello strappo facilita un Culone come me, che così riesce a non perdere troppo terreno da quelli agili.
Poi, per i restanti 9 Km è un andare ondulato per boschi, boschetti, campi, prati e tratti asfaltati nel finale.
Quello che mi piace di questa corsa è che a ogni tratto dove si sale corrisponde un successivo “riposante” tratto in discesa.
Sembra che ci sia più discesa che salita, ma è dovuto al fatto che le salite sono poco ripide mentre le discese sono lo sono di più…almeno questa è la mia percezione.
Purtroppo, pur andando bene - per il mio standard, s’intende - non riesco ad agganciare il gruppo degli atleti più scarsi tra quelli meno forti dei più forti ma comunque inferiori ai Top Runners…in parole povere quelli che stanno intorno alla 50esima posizione e viaggiano sui 4.30 o qualcosa meno, tra i quali gli amici Joe, subito in fuga, e Fabio che mi raggiunge e mi abbandona più o meno a metà strada.
A un certo punto ce li ho li a 20-30 metri, ma poi cominciano a darsi battaglia fra loro e si allontanano inesorabilmente dal mio orizzonte…li rivedrò poi all’arrivo.
Mi ritrovo oggi in una specie di limbo podistico, mi trovo a percorrere lunghi tratti da solo…anzi ogni tanto qualcuno arriva da dietro ma mi stacca subito.
Sono quelli che vanno in progressione, beati loro, io non riesco a farlo, me manca er cosiddetto cambio de marcia.
Davanti ne incontro sempre meno, boh, va a sapere, strana situazione, che comunque non aiuta.
Soffro, però in maniera controllata, ogni tanto rifiato un pochino, insomma mi regolo bene e vado a un ritmo molto costante.
2 ATLETI NON ESAGERATAMENTE FORTI
Mi sono allenato abbastanza bene ultimamente, e devo dire che, anche se i miei tempi non sono migliorati molto, è migliorata senz’altro la gestione della fatica, ho l’impressione di soffrire meno di prima.
Tecnicamente direi che ho fatto finalmente amicizia con la mia soglia anaerobica, ho imparato a conoscerla e soprattutto a rispettarla.
Ho un momento di depressione quando mi ritrovo, più o meno al Km 8, solo, a percorrere un sentiero in un campo coltivato, con un vento freddo e contrario che mi taglia la faccia gocciolante di sudore: per fortuna in questo tratto raggiungo un altro podista solitario che, evidentemente più demoralizzato e stanco di me, cede di schianto al mio resistibilissimo attacco e si mette a camminare.
Questo accadimento mi da morale, e nel frattempo si esce dallo sterrato.
Si va su asfalto ad attraversare un gruppo di case su vie strette: qui non vedo più nessuno davanti e per un attimo temo di aver sbagliato strada.
Per fortuna non è così e dopo un ulteriore tratto boschivo si prende la ripida discesa che riconduce al paese, al termine della quale si raccolgono le forze residue (ovvero si raschia il fondo del barile) e si risale in leggera pendenza verso il meritato traguardo.
Nel finale riesco ad avere la meglio, in una lunga, asfissiante (e anche un pelino penosa) volata, su un podista che mi aveva superato di gran carriera nell’ultima discesa, salvo poi andare in rosso sul successivo cambio di pendenza.
Vabbè dai, sono soddisfazioni piccole piccole, ma chi s’accontenta gode, è il segreto della felicità, almeno della mia.
Savoiardi, nutella, biscotti, molte cose buone da mangiare e bere.
Corsa organizzata molto bene, ben segnalata, percorso sicuro e, contrariamente a quello che pensavo, nonostante le piogge, il fango non era molto, anche se le scarpe comunque bisognerà lavarle.
Ho il piacere all’arrivo di scambiare qualche impressione con il mitico Pimpe, che anche oggi ha difeso alla grande l’onore di noi anziani ragazzi del 1967 (lui fa parte del gruppo dei più forti, infatti è arrivato 16esimo!)
Anche oggi dominio dei Fratelli Guglielmetti, a coronare la stagione della Gamba d’Oro.
Abbiamo la fortuna di conoscerli personalmente, oltre a essere 2 grandi atleti, sono veramente delle belle persone: educati, gentili, sempre disponibili a scherzare in compagnia e sempre con il sorriso.
La nostra Gamba d’Oro 2013 finisce qui, arrivederci all’anno prossimo e grazie a tutti per i bei momenti passati in allegria.

Davide Donà

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