3 novembre 2013

2013 03 Nov ~ Pella - Orta San Giulio (NO)

PELLA - ORTA SAN GIULIO






Tradizione piovosa finalmente smentita a Orta, anche se la differenza fra asciutto e bagnato è sul filo delle poche ore.
Piove infatti durante la notte, ma il percorso, a parte qualche pozzanghera sullo sterrato, è perfettamente regolare, e sul finire della gara spunterà addirittura un sole quasi primaverile.
Non posso che ribadire quanto detto l’anno passato a proposito di questa corsa.
Percorso stupendo, ottima logistica, ristoro finale con i fiocchi e organizzazione perfetta.
Perfetta si, ma con il braccino corto a fronte dei ben 18 euro di iscrizione: rispetto alla scorsa edizione non è stata neanche fornita la borsa di plastica per gli indumenti e invece di 2 ristori ce n’era uno solo.
Eppure con 200 iscritti in più c’era da aspettarsi almeno un trattamento uguale, invece che al ribasso.
Ritengo poi abbastanza "fantasioso" dare 2 pacchi di gnocchi, 1 bottiglia di birra e una scatola di lenticchie come pacco gara di una corsa podistica: forse un cappellino, una maglietta, una medaglia, un qualsivoglia gadget-ricordo avrebbero più senso.
Questo è il mio parere, ma le voci che sento in giro sono concordi nel giudizio.
Vabbè, vorrà dire che metteremo in bacheca la bottiglia vuota della birra o la latta delle lenticchie scrivendoci sopra Pella-Orta ~ 03/11/2013.
Per quanto riguarda la mia corsa, purtroppo, già dal 2ndo Km comincio ad avere il peggiore dei problemi per chi si appresta a dover correre per un’ora e più.
Sono quelle cose che pensi sempre succedano solo agli altri, ma la statistica prima o poi ti colpisce, è matematico.
Inizialmente la sofferenza è sopportabile e ho una pur piccola speranza che si plachi.
Chiacchiero piacevolmente per qualche minuto nei primi Km con l’amico Sergio dell’Atletica Valsesia e questo mi fa distrarre un pò dal chiodo fisso, che sempre in mezzo è, ma non alla fronte.
Prima della salita del lido di Gozzano - dopo 7 Km tutt’altro che simpatici - tento di arginare il problema con un rimedio della nonna, ovvero il limone, preso al ristoro (tra l’altro io odio mangiare il limone al naturale).
Sarà forse l’effetto placebo, ma questo espediente mi permette di condurre la salita discretamente.
Quando dagli ultimi tornanti vedo quelli che mi stanno davanti mi accorgo che, nonostante il tormento, sto tenendo botta molto bene.
Ma, presa la lunga discesa che conduce a Orta, la mia situazione va inesorabilmente peggiorando, oramai la testa è unicamente rivolta a evitare cedimenti. 
Agonisticamente parlando la mia corsa è morta e sepolta, e a un certo punto devo fermarmi, mi arrendo, non ho più alternative.
Il resto è un trascinarmi corricchiando fino al traguardo, con il morale sotto i tacchi, ma almeno ho salvato il salvabile.
E' andata così, succede, ci sono cose ben peggiori.
Peccato, fisicamente stavo molto bene e avevo un ritmo per me buono.
Magari ci riproverò l’anno prossimo, anche se comincio a pensare che questa corsa mi porti un pò sfiga.

IL SITO UFFICIALE DELLA CORSA

2 commenti:

  1. Dai ti rifai a Bellinzago.......dietro di me però!

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  2. si va bene davide nostro Imperatore....aspetteremo fino a domani per l'articolo di Bellinzago....non ti preoccupare....stai tranquillo.
    ciao nè

    RispondiElimina

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