25 settembre 2018

Correndo nel 2018

Anche quest'anno stagione super-impegnativa, un mucchio di corse fatte (forse anche troppe) e poco tempo a disposizione per l'attività "giornalistica". Ma vediamo di metterci una pezza con qualcosa di diverso, ovvero scegliendo le 5 corse che ricordo in maniera più netta, quelle che mi hanno trasmesso qualcosa in più. Le ho scelte fra le serali perché le sere d'estate sono magiche. Ovviamente si tratta di sensazioni soggettive, in fondo sono state tutte belle. La sequenza non è in ordine di preferenza, ma cronologico.
1) Cominciamo dalla serale di apertura della Gamba d'Oro che si è tenuta a fine aprile a Mezzomerico.  Questa corsa ha diversi aspetti piacevoli, sia simbolici che tecnici. E' la prima serale della stagione, quindi ha la magia del qualcosa che nasce, si taglia il traguardo quando comincia a far buio, ma è un buio buono, perché è preludio alle giornate che si allungano, all'estate, al risvegliarsi di tutte quelle sensazioni che la bella stagione offre. E poi il percorso: la zona mi piace molto, dolci e panoramiche colline a vigneti, con un tracciato pulito, non troppo duro e bello filante nella seconda parte. E anche il chiosco della birra e dei panini con la salamella è sicuramente un valore aggiunto per il giusto ristoro del tapascione "by night".
MEZZOMERICO
2) Proseguiamo poi con la serale di Barengo, svoltasi  a metà maggio. Barengo è un paese che già di per sé mi piace, ma quello che caratterizza la serata è il luogo del ritrovo, in una piazzetta che definirei "intima", dal sapore antico, un salottino racchiuso fra le piccole vie del borgo; i volontari che cucinavano la trippa da distribuire ai corridori completavano perfettamente il quadretto di un posto dove mi sarei fermato volentieri a tirar tardi con gli amici e con un buon bicchiere di vino rosso…forse anche 2. Degno di nota anche il percorso, piuttosto simile a quello di Mezzomerico, anche se più muscolare per via di diversi saliscendi tra le vigne su ampi e ben mantenuti sentieri.
BARENGO
3) Saltiamo poi al mese di agosto, estate piena, alla Marcia del Sorriso a Soriso. Si tratta di una corsa di 3 giri in circuito cittadino, con partenze distinte fra uomini e donne. Questo fatto delle partenze separate è veramente bello, (ma chissà perché è una rarità) in quanto permette di gustarsi la corsa delle donne facendo il tifo e incoraggiandole. L'evento è di ottimo livello, a costi molto contenuti. Per ognuno c'è un bel pacco gara, c'è lo speaker, il ritrovo è ambientato nella bella e caratteristica piazza del paese. Però quello che rimane più impresso è la durezza del percorso, accentuata dalla serata afosa. Si trovano infatti 3-4 strappi in salita veramente duri, che, replicati per 3 giri, fanno arrivare al traguardo veramente sfiniti. Diciamo che a Soriso il Sorriso mi è tornato solo dopo aver tagliato il traguardo, mentre per la durata della Marcia c'era ben poco da ridere, anzi. Ma chi corre è intrinsecamente sado-masochista, quindi qui trova pane per i suoi denti.
SORISO
PANISSA DI ALBANO VERCELLESE
4) Voglio poi menzionare la corsa di Albano Vercellese, località poco nota della bassa. Si corre l'ultima settimana di agosto nel Parco delle Lame del Sesia. Terra di riso, e ci si potrebbe aspettare di fare Km tra i campi coltivati: invece no, un bel percorso tra freschi boschetti e sentieri puliti, tutto in pianura ma non noioso. Ma naturalmente qui il riso è d'obbligo, quindi con pochi euro di iscrizione è compreso un pacco a testa e soprattutto comoda cena con Panissa a oltranza per tutti, vino incluso. Inutile dire che è ottima. Il tutto si può gustare a fine corsa nella sede del Parco, in un bel giardino con tanto di tavoli al coperto…what else?
BORGOMANERO
5) Per finire non posso non includere la Straborgo di Notte, a inizio settembre, un evento ormai di proporzioni notevoli, dal punto di vista del numero dei concorrenti, da quello del coinvoglimento della città e da quello della complessità organizzativa. Una classica pressochè irrinunciabile per il runner amatoriale delle nostre zone. Siamo a Borgomanero e si gareggia su un circuito cittadino che scorre velocissimo per 5 Km sui 4 corsi che caratterizzano il centro. Si effettuano ben 3 passaggi per la piazza principale con la gente che ti incita calorosamente facendoti sentire un campione anche se stai battagliando per il 500esimo posto. Quest'anno medaglia per tutti, e devo dire che ha fatto piacere riceverla a ricordo della bella serata e della tremenda botta di adrenalina calata in vena. Grande atmosfera e grande allegria in questa corsa, con la città che si colora di runners di ogni tipologia. 
Scrivendo mi vien voglia di scrivere, quindi voglio ricordare anche qualche altro evento podistico, assegnando degli "Oscar"
Oscar della Sfortuna
MAGGIORA
Va, senza dubbio, alla serale di Maggiora, dove, a 10 minuti dalla partenza si scatenò un notevole temporale. Questo provocò una specie di corto circuito organizzativo e venne dato il via in maniera un po’ confusa, prima dell'ora stabilita. Infatti io e il mio amico non ce ne accorgemmo e partimmo circa 2-3 minuti dopo raggiungendo le prime forme di vita podistica solo dopo un paio di Km. Mi ricordo che salire tra le colline al buio e con il temporale che ci rombava sulla testa mi ha dato la sensazione della nota selva oscura. E purtroppo in quella sera tempestosa di mezza estate il mio vecchio GPS marca Kalenji, comprato usato (ma tenuto bene) all'altro mondo ci finì per davvero, causa infiltrazione di pioggia battente. La serata si raddrizzò però all'arrivo dove ci consolammo gustando la proposta culinaria migliore del circuito, un ottimo e abbondante menù del podista a soli 10 euro!
Oscar dell'Abbondanza
FONTANETO D'AGOGNA
Senza avversari in tal senso la corsa del gusto di Fontaneto d'Agogna: pacco gara, ravioli al pomodoro, biscotti con zabaione e tante altre cose buone da mangiare e bere. Non mi è dispiaciuto nemmeno il percorso, piattone ma non banale. E c'era pure lo speaker!
Oscar della "Corsa Veloce".
MOMO
Qui bisogna fare una piccola introduzione all'argomento. Gli amatori / tapascioni, essendo abituati a fare distanze anche fino alla maratona e oltre, tendono a banalizzare le corse di 5-6 Km. Se poi queste corse sono pianeggianti praticamente le considerano alla stregua dei 100 metri. Quindi si vedono partenze a ritmi insostenibili (tanto è corta). Queste sono le corse dove all'arrivo si vedono le facce più stravolte, dato che normalmente si va fuori soglia e in acido lattico già al primo Km, per poi soffrire in modo bestiale per il resto della gara. In realtà tra quelle fatte, oltre alla già citata Straborgo, sarebbero 3 a meritare l'oscar ex-aequo: Oleggio San Giovanni, San Maurizio (centro sportivo) e Momo. Premio però quest'ultima, dove alla tattica suicida dovuta al percorso totalmente pianeggiante si abbinò anche il caldo umido della metà di luglio, per un mix veramente distruttivo.
Oscar alla Migliore Corsa "Non Protagonista"
CASALGIATE
Una corsa in un posto che non conoscevo, disperso in mezzo alle campagne della bassa novarese: Casalgiate. Un percorso senza sussulti, un super piattone, ma, d'altronde, lì colline non ce ne sono. Una corsa di ripiego, per colmare la defezione di un'altra località. Ma però una corsa ben organizzata, a scopo totalmente benefico, e con importanti risvolti sociali, con precisione, con passione e dove, finalmente, dopo anni di attesa, a tutti i concorrenti è stata data una medaglia ricordo della Gamba d'Oro.
Oscar alla Migliore Organizzazione
Diverse sono le corse ben organizzate e dirette, difficile scegliere. Però dai, per quest'anno voglio premiare la serale di Cressa, dove, come sempre, nulla è lasciato al caso dal presidente della locale podistica. Una corsa praticamente perfetta, dove alla perfezione assoluta manca, a mio avviso, solo di modificare lo strano arrivo con svolta ad angolo retto a fine rettilineo.
CRESSA

Oscar alla Migliore Ambientazione
MARANO TICINO
Beh, qui bisogna avere fortuna a trovare la giornata giusta e la fortuna per me premia l'ultima ammazzainverno di Marano Ticino, corsa sotto la neve di fine febbraio, in una giornata dall'atmosfera natalizia con il tepore del bel centro di aggregazione a riscaldare i corridori al termine della gara. Qui secondo me c'era anche, (dico c'era perché ho visto che è stata segata dal calendario) l'arrivo più bello del circuito, in cima a una salita di quelle come si deve.
Per quanto riguarda le mie prestazioni, beh, direi stagione di piacevoli insuccessi. Ovvero sono regredito parecchio, poche corse fatte bene e molte sofferte. Ma ho intenzione di scrivere una bella supercazzola tecnica dedicata all'argomento, quindi mi fermo qui.
Tante altre corse sarebbero poi da menzionare e da raccontare, le conservo per l'anno prossimo.
Un Caro Saluto agli amici che mi leggono, e con i quali ho corso in allegria in questi mesi passati e con i quali correremo insieme per ammazzare l'inverno che tra non molto ci sorprenderà.
Davide Dona'

Visitatori

Ultimi Articoli

Ascolta il Testo dei Post

Speech by ReadSpeaker