6 ottobre 2018

MONGRANDO (BI) Mongrando in Alto (06/10/2018)

Proseguiamo la nostra esplorazione dell'universo podistico biellese recandoci a Mongrando - Borgo San Lorenzo, località situata a una decina di chilometri da Biella, in direzione di Ivrea. La nostra curiosità è stata attirata dal volantino della corsa, a cominciare dal titolo, Mongrando in Alto, e dalla presenza sul volantino stesso del tracciato, che ci appare come molto interessante, in quanto breve ma intenso. Anche la collocazione di sabato pomeriggio ci piace molto. Aggiungiamo il fatto che ci andava anche un nostro caro amico e ottimo podista, all'esordio in queste corse, e quindi, partenza via! Con buon anticipo siamo li e l'impressione all'arrivo è ottima, un luogo ameno e tranquillo, non fosse che per qualche auto che circola, sembra di essere tornati nel buono  di altri tempi. Borgo San Lorenzo è collocato su una piccola altura, circondata da colline. Il ritrovo è nei pressi della Chiesa, anzi ce ne sono addirittura 2, una di fronte all'altra. Tutto ben tenuto e ordinato. La manifestazione è organizzata dalla locale società podistica La Vetta Running.
Con l'iscrizione viene dato un bel pacco gara di prodotti alimentari, molto generoso e gradito. Anche qui evento separato per i camminatori, che partono 30 minuti prima dei corridori, sempre un'ottima cosa. Un centinaio abbondante gli iscritti. Ma veniamo alla corsa. Gli organizzatori hanno sapientemente sfruttato un anello intorno al paese di elevato spessore tecnico e anche molto piacevole come paesaggio, tutto snodato nel verde e che va a toccare altre piccole frazioni di Mongrando. Tutto su asfalto, ma, quando si hanno dei percorsi così ben venga! Veniamo alla corsa. Si parte con 1 Km abbastanza pianeggiante, per poi cominciare la salita che porterà a Mongrando in Alto, dopo 2 Km di strada dalle pendenze variabili: si incontrano infatti tratti molto ripidi, altri mediamente impegnativi e anche dei bei tratti di salita più dolce dove si può spingere. Insomma, una Signora Salita, che da ex ciclista (sempre scarso) apprezzo in pieno. Nella mia mente un pò contorta, e per certi versi eternamente bambina, quest'oggi mi sento come Gianni Bugno che scala l'Alpe d'Huez, mi sento felice, non importa se ne ho 10 o 20 davanti, essere qui a fare questa piacevole fatica in compagnia di tante belle persone è già una Vittoria. Arrivati alla cima si comincia subito a scendere, per un paio di Km, molto velocemente, anche se non manca un "simpatico" quanto breve tratto in decisa contropendenza. Il finale della corsa coincide con la partenza, per un totale di 5,6 Km veramente adrenalici ed estremamente divertenti, almeno per i miei gusti di "stradista".
A giusto coronamento del bel pomeriggio un ristoro strepitoso, per la compagnia e per il contenuto: buonissime torte casalinghe a volontà e ottimo e abbondante vin brulè, che quando sei "sballato" di endorfine, effetto tipico di una corsa del genere, va giù come acqua di fonte. Vengono poi sorteggiati un buon numero di omaggi e premiati i giovanissimi vincitori della corsa, nemmeno 35 anni in due, bravissimi. Sarete forse curiosi di sapere come sono andato (o forse no, ma ve lo dico lo stesso perché il blog è mio:-): direi che sono andato benino, forse la mia migliore prestazione stagionale (o, per meglio dire, la meno peggio): un po’ sarà la temperatura di questa stagione, che amo, un po’ sarà che mi sono allenato discretamente, fatto sta che sono riuscito a fare dei tratti con un buon ritmo e soprattutto in controllo, mi manca il fondo per mantenerlo più a lungo, ma qui il discorso si complicherebbe. A Mongrando ci torneremo di sicuro l'anno prossimo, per un piccolo gioiello di corsa da non perdere.
Davide Donà

1 ottobre 2018

CROCEMOSSO (BI) Mini Trail (30/09/2018)

Si è tenuto a Crocemosso, località del Biellese, un mini trail di 7,5 Km, inserito nel programma della caratteristica sagra del Macagn (formaggio tipico). Questa scelta domenicale atipica è dovuta alla curiosità di uscire un pò dal circuito novarese, a provare qualcosa di diverso. Arrivati sul posto ci si rende subito conto che la corsa è ben organizzata e la concomitanza con la festa diffonde un bel clima nell'aria, profumandola di cibo e d’allegria. Da apprezzare anche i valori storici del luogo, antichi e recenti. Ne cito un paio: l'imponente campanile secolare di 54 metri che campeggia al centro del paese e l'edificio della casa del popolo che testimonia la gloriosa tradizione manifatturiera di queste terre, leader indiscusse nel settore laniero. Ma veniamo al dunque: il mini trail è suddiviso in due distinte tipologie, corsa e camminata. Ovvero chi corre parte davanti e chi cammina parte dietro, in contemporanea, dichiarando la propria preferenza all'atto dell'iscrizione. Mi sembra questa una buona soluzione per soddisfare tutti. Circa un centinaio gli iscritti. Preparandoci alla partenza facciamo qualche considerazione, dato che non conosciamo il posto: siamo in zona pre-montana (600 metri s.l.m.) e il panorama che ci circonda è tutto collinare, c'è da aspettarsi ben poca pianura sotto le scarpe. Previsione azzeccata. Si trovano infatti lungo il percorso almeno 6 strappi in salita veramente duri, anche se brevi, non più di 100-200 metri, ognuno dei quali seguito da ripida discesa. Osservando la traccia GPS si nota come sui 6 Km scarsi del percorso ci fossero non più di qualche centinaio di metri piani. Il tracciato è disegnato in parte per le vie di Crocemosso e per la maggior parte nei boschi circostanti, su sentieri ben puliti, e, per il tratto finale in bosco libero, ma sempre pulito e non pericoloso. Si vanno a toccare anche altre piccole località della zona, passando pure per qualche cortile, da dove arrivano graditi incitamenti nel simpatico dialetto biellese. Il percorso è egregiamente presidiato a ogni incrocio e integralmente tracciato nei punti critici con adeguata fettuccia bianco-rossa: pressoché impossibile sbagliare. Questo è stato molto importante poiché ben presto dopo il via le prime ripide salitelle hanno fatto subito selezione, con il gruppo degli atleti veloci sparito in fretta dal mio orizzonte. Mi ritrovo così a vagare solo tra questi boschi sconosciuti, in una sorta di limbo podistico. In realtà, nei pochi e brevi tratti rettilinei scorgo innanzi a me un bambino di anni 8 che non riesco mai ad agganciare e un poco oltre un altro podista. Avvicino i due nei tratti in salita, per poi ri-perdere terreno in discesa. Dopo un pò di questo faticoso tira e molla consulto il mio semi-nuovo orologione GPS e vedo che siamo solo al Km 2,5…oddio, penso, solo 1/3 di gara e sono già ridotto maluccio, sono in sofferenza. Non ho altra alternativa che quella di tirare i remi in barca, il che, tradotto nel contesto, vuol dire camminare per qualche tratto sulle salite, in modo tale da smaltire l'acido lattico e riequilibrare l'organismo. Arrivo così discretamente bene al Km 5 dove si trova la sorpresa: c'è il cartello dell'ultimo Km! è una cosa che succede spesso in queste corse, la lunghezza difficilmente coincide con quello che viene dichiarato. Probabilmente però i corridori locali sanno di questo, dato che vengo raggiunto da due colleghi lanciatissimi che non avevo mai avvertito alle mie spalle fino a quel momento: uno dei due si catapulta in discesa libera in un tratto boschivo piuttosto ripido, con una tecnica e un ritmo per me alieni, mentre l'altro mi affianca fino all'arrivo, cedendomi cavallerescamente la posizione: chapeau, molto sportivo. In definitiva si trattava di un percorso di 5,8 Km, saperlo magari potevo fare un pò meglio, ma non di tanto credo. Sono le corse più ostiche per me, con questi continui cambi di pendenza. Ma chissenefrega, sono divertenti e imprevedibili quindi è comunque bello farle. Al traguardo un ottimo ristoro, con bevande, frutta, bottigliette d’acqua e integratori, forniti anche alla partenza. Sicuramente un’esperienza da consigliare e da ripetere per passare una bella mattinata. Per quanto riguarda l'esito sportivo, da segnalare la presenza di ottimi atleti, giustamente premiati: i primi 10 uomini e le prime 5 donne. A mio avviso il merito va riconosciuto, (purtroppo invece, in altri famosi circuiti si è scelto di "dimenticare" i più bravi). Tengo a sottolineare che queste mie considerazioni sulle premiazioni non hanno nessun fine personale, dato che le mie prestazioni, odierne come passate, sono sempre state lontane dai premi. La ritengo solo una questione di “giustizia” sportiva e di giusto riconoscimento al merito e al sacrificio degli atleti più bravi.
Articolo di News Biella
Davide Donà

Visitatori

Ultimi Articoli

Ascolta il Testo dei Post

Speech by ReadSpeaker