Data: 09/02/2014
Lunghezze percorsi: 20,1 / 11,2 Km
Da un paio
d’anni sono incuriosito da questa manifestazione Invernal 20K / 11K.
Ne ho sentito
parlare bene, ho letto recensioni favorevoli, quindi insieme ai miei soci, decidiamo di partecipare all’edizione 2014.
Facciamo tutti
la “breve” da 11 Km,
mentre Giovanni si avventura sulla distanza dei 20 Km.
Il luogo del
ritrovo, partenza e arrivo è il centro sportivo di Ghemme, molto bello, comodo
e in ottima posizione aperta nella campagne vicino al Sesia.
La giornata è soleggiata,
dopo giorni e giorni di piogge è una gran fortuna, non fa freddo, ci saranno
5-6 gradi, anche se tira la classica aria gelata delle pianure.
Per partecipare
a questa manifestazione è obbligatorio il certificato medico: gli organizzatori
sono tassativi e chi non lo ha non viene iscritto.
Questo
“inghippo” burocratico crea un pò di coda per le registrazioni, perché chi non ha
il documento medico prova ugualmente a iscriversi, ma comunque tutto fila via
abbastanza bene.
A proposito del
certificato di idoneità, il nostro personale parere è che la scelta degli
organizzatori di Ghemme è coraggiosa, perché tutela la salute, pur rinunciando
a una bella fetta di iscrizioni.
Crediamo che sia
un buon esempio per convincere la gente a farla questa visita, anche se non è
obbligatoria per partecipare alle non competitive: parliamoci chiaro, la
distinzione fra non competitive e competitive è il solito azzeccagarbuglio
all’italiana, i nomi di quelli che primeggiano nelle une e nelle altre sono gli
stessi, basta questo a dimostrare che cambia poco o niente.
Costa 50 euro
scarsi l’anno, il podismo è già uno sport poco dispendioso, facciamo lo sforzo
di farci dare un’occhiata, ne vale la pena per la propria salute.
Chiaro, non è
una visita approfondita, ma l’elettrocardiogramma sotto sforzo e l’occhio
clinico del medico sportivo sono in grado di evidenziare problemi che magari
non si pensa di avere.
Ma veniamo alla
corsa.
Poco prima di
partire con gli amici si discute della mai risolta questione di come vestirsi
per correre: troppo, troppo poco, "quelli che vanno forte sono sempre in
canottiera", 2 strati, 3 strati, termica, etc. etc.
Mentre ne
parliamo, sarà magari per condizionamento psicologico, ma mi viene caldo, anche
perché sono quasi le 10 e il sole si è alzato: quindi in preda a raptus tolgo
la maglia lunga e decido di correre in completa tenuta estiva, t-shirt (intima
e abbastanza brutta a dire il vero), pantaloni svolazzanti da calcio
(altrettanto di dubbio gusto) e calzino corto (di cotone, non tecnico)…sicuramente
non sarà la mossa che innalzerà il mio rango podistico, ma almeno non avrò
caldo.
Alle ore 10 i
partenti vengono traslati all’esterno del campo sportivo e si parte.
Percorso
totalmente pianeggiante, bellissimo, tutto su sterrati e sentieri puliti
adiacenti il fiume.
Ci sono molte
pozzanghere, ma tutto sommato pensavo peggio, il terreno ha drenato bene, i
sentieri sono ampi e fango non se ne pesta poi tanto.
Il fondo però è molliccio,
anche se all’inizio non sembra, e con l’andare dei Km si fa sentire nelle
gambe…o magari sono io che sono poco allenato.
Così dopo un
avvio forse troppo brillante mi rendo conto di dover calare l’andatura per non
soffrire troppo.
La strada scorre
pian pianotto sotto le suole e a un certo punto mi ritrovo dove c’è (ancora) l'antico pub Rendez Vouz, dove, con gli amici di gioventù abbiamo passato tante
serate a discutere di aria fritta, come le patatine con maionese che ci
mangiavamo tra una cigala e l’altra.
Bello rivedere
questo posto dopo 20 anni, di giorno…infatti l’avevo visto sempre e solo di
sera.
Praticamente si
tratta di una grande cascina dove sembra che il tempo si sia fermato ai nostri
nonni.
A tratti abbiamo
anche il vento freddo contro, o, ben che vada, di lato, e su queste lunghe
spianate ce lo becchiamo tutto.
Un po’ rimpiango
la maglia a maniche lunghe…o forse no…diciamo che non ho il problema del caldo.
Azzecco la mossa
degli occhiali da sole, almeno fino a metà corsa, quando si appannano, non ci
vedo più un tubo e devo toglierli.
Mi ritrovo a
correre da solo per alcuni Km, quelli centrali, e mi deprimo un pò, sapete com’è,
noi tapascioni siamo bestiole bisognose di compagnia.
Ma, d’altronde,
non riesco a raggiungere quelli davanti e manco da dietro arriva nessuno.
Mentre procedo
rifletto sul fatto che se è vero che su questo tracciato non ci sono salite, è
altrettanto vero che non ci sono neppure discese, quindi le nostre povere
gambette non hanno un attimo di tregua...e poi a tornare verso Ghemme si va in senso contrario al fiume, quindi discesa non è di sicuro.
Per fortuna
negli ultimi Km si accende un pò di "movida", arriva qualcuno in progressione
(beato lui), qualcun altro finisce la benzina, insomma trovo un po’ di
compagnia.
Finalmente si
arriva al campo sportivo a chiudere la fatica, anche con un po’ di incitamento
del pubblico presente.
Con grande piacere ricevo anche il "Forza" del mio Compaesano e Grandissimo Podista Paolo Finesso! grazie Paolo, è anche vedendo te sfrecciare leggero per le strade di Grignasco che ci siamo appassionati a questo sport.
All'arrivo ci danno pure
una bella birra Menabrea in bottiglia come gradito premio!
Ristoro molto
ricco, fotografi in abbondanza, speaker, palestra etc.
In definitiva
un’ottima manifestazione, in una zona che a me piace particolarmente, ci
torneremo sicuramente.
Se mi sono
permessi un paio di consigli, migliorativi e poco dispendiosi:
1) mettere la
segnalazione dei Km in corsa;
2) aggiungere un
paio di tavoli per le iscrizioni così si evitano le code.
Grazie agli
organizzatori del trail running per la bella mattinata, qui trovate il loro
sito con foto, classifiche e tutto il resto: