23 febbraio 2014

2014 23 Feb - Lenta (VC): Piatto Trail

Data: 23/02/2014
Lunghezza percorso: 7 / 15 Km
Un’anteprima di Primavera ci accoglie a Lenta al “Piatto Trail”.
Piatto perché salite qui non ce ne sono, si corre su sentieri pianeggianti adiacenti il Sesia.
L’aria è ancora un pò frizzante ma la manica corta e il calzoncino ci possono stare tranquillamente.
La partecipazione è buona: circa 350 podisti.
Si può scegliere fra 2 distanze: 7 Km oppure 15 Km: io scelgo quella corta, non ho soprattutto la voglia, e non potrei neanche trovare il tempo, per allenarmi su distanze più lunghe… il mezzo del cammin di nostra vita è ormai passato, anche se ci ostiniamo a voler fare i giovanotti: meglio accontentarsi, meglio far poco, ma con criterio, che far tanto in maniera approssimativa.
E poi ci sono anche, anzi soprattutto, altre cose nella vita, poi finisce che uno parla solo di corsa e si diventa anche noiosi e morbosi senza neanche rendersene conto.
Chiaro che questa è la mia opinione, la mia sensazione, ciò che la mia testa dice al mio corpo.
Poi, se avete 50 anni e giù di lì, e volete iscrivervi al Triplo Deca Ironman, fatelo pure, non vi seguirò nell’impresa ma farò comunque il tifo per voi.
Veniamo alla corsa.
I percorsi sono gli stessi fino al Km 5, dove c’è un bivio che divide le due gare.
Percorso bello e pulito, molto simile al trail di Ghemme, d’altronde le zone sono quelle, cambia solo la sponda del fiume.
Anche qui nessuna segnalazione dei Km, boh, magari nei trail si usa così.
Ben disegnato anche l’ultimo tratto su asfalto per le vie di Lenta, tra antichi vicoli e stradine.
Evento ottimamente organizzato con il supporto del Circuito Running: gonfiabile, speaker, palatenda con ristoro di alto livello: addirittura rarissimi biscottoni rotondi ripieni al cioccolato!
Corsa di standard superiore rispetto alle gambadoroammazzainverno: il prezzo dell’iscrizione, 3 euro per la breve e 7 per la lunga con pacco di riso ci possano stare, servizi ce n’erano e l’incasso verrà devoluto alla ristrutturazione della chiesa del paese.
Se l’anno prossimo la rifanno ci torno di sicuro.
Presenti i fotografi Antonini, Paco Bataria e la nostra amica Monica: la loro bravura e la bellezza del paesaggio, illuminato oggi da un cielo azzurro e trasparente, ci hanno donato delle foto stupende. 

9 febbraio 2014

2014 09 Feb - Ghemme (NO): Invernal K 20 / 11

Data: 09/02/2014
Lunghezze percorsi: 20,1 / 11,2 Km





Da un paio d’anni sono incuriosito da questa manifestazione Invernal 20K / 11K.
Ne ho sentito parlare bene, ho letto recensioni favorevoli, quindi insieme ai miei soci, decidiamo di partecipare all’edizione 2014.
Facciamo tutti la “breve” da 11 Km, mentre Giovanni si avventura sulla distanza dei 20 Km.
Il luogo del ritrovo, partenza e arrivo è il centro sportivo di Ghemme, molto bello, comodo e in ottima posizione aperta nella campagne vicino al Sesia.
La giornata è soleggiata, dopo giorni e giorni di piogge è una gran fortuna, non fa freddo, ci saranno 5-6 gradi, anche se tira la classica aria gelata delle pianure.
Per partecipare a questa manifestazione è obbligatorio il certificato medico: gli organizzatori sono tassativi e chi non lo ha non viene iscritto.
Questo “inghippo” burocratico crea un pò di coda per le registrazioni, perché chi non ha il documento medico prova ugualmente a iscriversi, ma comunque tutto fila via abbastanza bene.
A proposito del certificato di idoneità, il nostro personale parere è che la scelta degli organizzatori di Ghemme è coraggiosa, perché tutela la salute, pur rinunciando a una bella fetta di iscrizioni.
Crediamo che sia un buon esempio per convincere la gente a farla questa visita, anche se non è obbligatoria per partecipare alle non competitive: parliamoci chiaro, la distinzione fra non competitive e competitive è il solito azzeccagarbuglio all’italiana, i nomi di quelli che primeggiano nelle une e nelle altre sono gli stessi, basta questo a dimostrare che cambia poco o niente.
Costa 50 euro scarsi l’anno, il podismo è già uno sport poco dispendioso, facciamo lo sforzo di farci dare un’occhiata, ne vale la pena per la propria salute.
Chiaro, non è una visita approfondita, ma l’elettrocardiogramma sotto sforzo e l’occhio clinico del medico sportivo sono in grado di evidenziare problemi che magari non si pensa di avere.
Ma veniamo alla corsa.
Poco prima di partire con gli amici si discute della mai risolta questione di come vestirsi per correre: troppo, troppo poco, "quelli che vanno forte sono sempre in canottiera", 2 strati, 3 strati, termica, etc. etc.
Mentre ne parliamo, sarà magari per condizionamento psicologico, ma mi viene caldo, anche perché sono quasi le 10 e il sole si è alzato: quindi in preda a raptus tolgo la maglia lunga e decido di correre in completa tenuta estiva, t-shirt (intima e abbastanza brutta a dire il vero), pantaloni svolazzanti da calcio (altrettanto di dubbio gusto) e calzino corto (di cotone, non tecnico)…sicuramente non sarà la mossa che innalzerà il mio rango podistico, ma almeno non avrò caldo.
Alle ore 10 i partenti vengono traslati all’esterno del campo sportivo e si parte.
Percorso totalmente pianeggiante, bellissimo, tutto su sterrati e sentieri puliti adiacenti il fiume.
Ci sono molte pozzanghere, ma tutto sommato pensavo peggio, il terreno ha drenato bene, i sentieri sono ampi e fango non se ne pesta poi tanto.
Il fondo però è molliccio, anche se all’inizio non sembra, e con l’andare dei Km si fa sentire nelle gambe…o magari sono io che sono poco allenato.
Così dopo un avvio forse troppo brillante mi rendo conto di dover calare l’andatura per non soffrire troppo.
La strada scorre pian pianotto sotto le suole e a un certo punto mi ritrovo dove c’è (ancora) l'antico pub Rendez Vouz, dove, con gli amici di gioventù abbiamo passato tante serate a discutere di aria fritta, come le patatine con maionese che ci mangiavamo tra una cigala e l’altra.
Bello rivedere questo posto dopo 20 anni, di giorno…infatti l’avevo visto sempre e solo di sera.
Praticamente si tratta di una grande cascina dove sembra che il tempo si sia fermato ai nostri nonni.
A tratti abbiamo anche il vento freddo contro, o, ben che vada, di lato, e su queste lunghe spianate ce lo becchiamo tutto.
Un po’ rimpiango la maglia a maniche lunghe…o forse no…diciamo che non ho il problema del caldo.
Azzecco la mossa degli occhiali da sole, almeno fino a metà corsa, quando si appannano, non ci vedo più un tubo e devo toglierli.
Mi ritrovo a correre da solo per alcuni Km, quelli centrali, e mi deprimo un pò, sapete com’è, noi tapascioni siamo bestiole bisognose di compagnia.
Ma, d’altronde, non riesco a raggiungere quelli davanti e manco da dietro arriva nessuno.
Mentre procedo rifletto sul fatto che se è vero che su questo tracciato non ci sono salite, è altrettanto vero che non ci sono neppure discese, quindi le nostre povere gambette non hanno un attimo di tregua...e poi a tornare verso Ghemme si va in senso contrario al fiume, quindi discesa non è di sicuro.
Per fortuna negli ultimi Km si accende un pò di "movida", arriva qualcuno in progressione (beato lui), qualcun altro finisce la benzina, insomma trovo un po’ di compagnia.
Finalmente si arriva al campo sportivo a chiudere la fatica, anche con un po’ di incitamento del pubblico presente.
Con grande piacere ricevo anche il "Forza" del mio Compaesano e Grandissimo Podista Paolo Finesso! grazie Paolo, è anche vedendo te sfrecciare leggero per le strade di Grignasco che ci siamo appassionati a questo sport.
All'arrivo ci danno pure una bella birra Menabrea in bottiglia come gradito premio!
Ristoro molto ricco, fotografi in abbondanza, speaker, palestra etc.
In definitiva un’ottima manifestazione, in una zona che a me piace particolarmente, ci torneremo sicuramente.
Se mi sono permessi un paio di consigli, migliorativi e poco dispendiosi:
1) mettere la segnalazione dei Km in corsa;
2) aggiungere un paio di tavoli per le iscrizioni così si evitano le code.
Grazie agli organizzatori del trail running per la bella mattinata, qui trovate il loro sito con foto, classifiche e tutto il resto:
http://www.trail-running.it/invernal/home.html

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