30 novembre 2012

2012 30 Nov - Cavaglio d'Agogna (NO): Stracavaglio

Data: 30/11/2012 
Lunghezza percorso: 6,300 Km


A dire la verità, dopo la bella tappa di Invorio del post precedente, si era deciso di andare in letargo attivo e di corse riparlarne a marzo.
Ma, saputo che c’è questa serale invernale a Cavaglio, decidiamo di ritornare sulla nostra decisione e di andarci.
Lo facciamo sopra tutto per curiosità, per cercare di capire cosa spinge qualche centinaio di persone, in un freddo venerdì sera d’inverno, a lasciare la propria cena iper-calorica, il telecomando, le pantofole e il divano, per lanciarsi in calzamaglia, guanti e berretto in questa specie di Palio con i podisti al posto dei cavalli.
E così eccoci qui e notiamo subito che gente ce n’è parecchia, considerando il contesto.
Si arriva quasi ai 300 iscritti e, a colpo d’occhio, le donne sono molto numerose.
La serata è perfetta, non fa troppo freddo, siamo sui + 5 gradi.

Il ritrovo e l’iscrizione vengono effettuate all’oratorio, al coperto, dentro un anziano teatro dell’inizio del secolo scorso, stile "Nuovo Cinema Paradiso", che sembra uscito dalla macchina del tempo.
Veramente bello e così…diverso!
Alle 20 in punto il mossiere dà lo start mediante countdown vocale.
Nel primo Km crediamo siano fioccati i primati personali, tanta era alta l’andatura di tutti.
La corsa si sviluppa su 2 giri di un percorso molto veloce, pianeggiante, su asfalto, e ben illuminato.
Sono corse in cui non ci sono calcoli, tattiche e prudenze, si butta dentro quello che si ha, finché se ne ha.
Sono le corse brevi, acido lattico e sofferenza allo stato puro.
Al primo passaggio, dopo 3,1 Km, la fatica comincia a incartarci anima e corpo, ma c’è una cosa che ci dà momentaneamente la carica: la mitica campana dell’ultimo giro, che rintocca beffarda e martellante.
Per qualche istante anche noi, poveri brocchi senza nè arte nè parte, ci sentiamo come Salah Ouyat, Matteo Raimondi, Elvio Vinzio e i Fratelli Guglielmetti, i veri cavalli di razza di queste corse.
Riusciamo a reagire e teniamo il passo degli scarsi compagni di avventura che ci rantolano vicino, sputando, come noi, un pò della loro anima sull'asfalto che scorre sotto le scarpe.
Nel meraviglioso silenzio della notte campagnola si odono ora solo respiri sempre più affannati, suono della nostra fatica, ormai al limite.
Ma il vecchio cinema ci aspetta, con la sua scorta di panettone, pandoro, biscotti, vin brulè e umanità varia, con il suo vociare di chiacchiere allegre e pulite.
Quindi soffriamo ancora un pò e ci arriviamo felici e contenti, dopo aver superato  l’ultima micro-salita che, fatta con le gambe ormai di legno massello, sembrava il Mortirolo.
E anche oggi abbiamo aggiunto qualcosa alla nostra ricerca del perché si corre.
Qualcuno lo ha già scritto in un libro famoso: correre è bello! e, aggiungiamo noi,  è molto divertente!
Avete mai notato che i bambini corrono sempre? se lo fanno loro che sono dei puri…
Comunque, al di là del nostro travagliato percorso filosofico, tanti complimenti agli organizzatori di Cavaglio e agli ideatori di questo circuito “Paese in Corsa” per queste belle e pittoresche serate che ci regalano in occasione delle ormai prossime festività natalizie.


Davide Donà

25 novembre 2012

2012 25 Nov - Invorio (NO): "Strainvorio"

Data: 25/11/2012 
Lunghezza percorso: 6,950 Km


Una mattinata primaverile, spuntata a sorpresa a fine novembre, accoglie i 685 podisti iscritti alla 18esima Strainvorio.
Invorio è un comune molto carino e ordinato situato tra il lago d’Orta e il lago Maggiore, nella zona collinare denominata Vergante.
La manifestazione è inserita nel calendario dell’Ammazzainverno, ma, con tutto il rispetto per le altre corse, bisogna dire che qui il livello è decisamente una spanna sopra.
Organizzazione, numero e livello dei partecipanti, ne fanno sicuramente una classica di un certo prestigio internaz…pardon, interprovinciale.
L’evento è dotato anche di bel sito internet dove si trovano un sacco di informazioni, anche relative alle edizioni precedenti.
Iscrizione e ritrovo sono predisposti nella bella e ariosa piazza centrale.
Sarà l’inaspettata mattinata di cieli sereni (alla faccia delle previsioni meteo), o sarà anche che il podismo è semplicità allo stato puro, per le vie di questo paese stamattina si respira frizzante allegria, e lo si nota dallo scorazzare felice dei partecipanti che si  scambiano battute e risate in attesa della partenza.
Lo start è localizzato in una via adiacente alla piazza, con tanto di gonfiabile, mentre l’arrivo è ottimamente organizzato all’interno del campo sportivo.
Il tracciato, puntualmente pubblicato sul sito della Strainvorio, prevede 7 km con continue ondulazioni e poca pianura.
Il termine esatto per definirlo, preso a prestito dal ciclismo, è “nervoso”.
Nel running invece un percorso così si definisce “collinare”.
Si parte, ed è subito un alternarsi continuo di salitelle e discese, mai lunghe e mai troppo dure, ma che mettono le gambe a dura prova, anche perché c’è molto sterrato abbastanza irregolare.
Le strade e i sentieri che si percorrono sono piuttosto stretti, i partecipanti sono tanti e a tratti bisogna viaggiare sotto ritmo perché proprio non si passa.
Però, dove il percorso si allarga di più, ci si può tranquillamente riportare alla propria andatura e nel complesso questi rallentamenti male non fanno, poiché in queste gare brevi si ha la tendenza a partire troppo sparati per poi pagarla alla distanza (naturalmente si parla di corridori scarsotti come noi).
Comunque, dopo un paio abbondante di veloci Km iniziali, prima leggermente a salire e poi a scendere, si trova la prima “simpatica” salita che si fa sentire, dove si va su decisi per circa 400 metri.
Successivamente ripida discesa e di nuovo altra salita simile alla precedente, che porta negli ultimi 2 Km, più dolci, ma ancora ondulati, che conducono al traguardo.
Percorso segnalato e presidiato in maniera precisa e perfetta, con cartello dell’ultimo Km presente.
Arrivo in fila indiana per timbrare il cartellino di riconoscimento, e qui si capisce che c’è davvero tanta gente.
Premi a sorteggio per tutti (un nostro amico ha vinto un pacco di penne rigate), ristoro ottimo e abbondante.
Che dire di più, bella mattinata di sport, allegria e amicizia e sopra tutto super complimenti agli organizzatori che con 2 miseri euro riescono a offire una manifestazione di pregio.
Facciamo infine notare il podio maschile:
1 Bazzana Fabio (giovane campione bergamasco di altissimo livello, vittorioso con record)
2 Brambilla Marco (il meglio del podismo varesotto, vincitore nel 2011)
3 Luciani Stefano (mito del running novarese e grande triathleta)
Quindi il commmento tecnico non può che essere: 'Sti Cazzi!!!

4 novembre 2012

2012 04 Nov ~ Pella - Orta San Giulio (NO)

Data: 04/11/2012 
Lunghezza percorso: 14,600 Km





Quando si dice Orta viene subito in mente un piccolo lago blu incorniciato da verdi colli.

Preziosamente, nel suo bel mezzo, splende l’isola di San Giulio.
Imperiosamente, dall’alto, domina le sue acque il santuario di Madonna del Sasso, incastonato in maestose rocce di granito bianco.
Un luogo incantato e romantico, addirittura fiabesco.
(A proposito dell’isola di San Giulio consigliamo a tutti la lettura del capolavoro di Gianni Rodari “C'era due volte il Barone Lamberto”, ambientato proprio qui).
Con queste premesse è difficile resistere al richiamo di questa corsa che collega, costeggiando la parte meridionale del lago, le località di Pella e Orta San Giulio, divise da 1 km di acqua e da circa 15 Km di strada da mettere sotto le suole.
E sta proprio qui la prima particolarità, nonché una delle carte vincenti della gara, partenza e arrivo in due località diverse, e che località!
Pella e Orta sono infatti due piccoli deliziosi borghi, egualmente belli e interessanti da visitare, ove, soprattutto in una tranquilla domenica autunnale, si respira tranquillità, serenità e il buon sapore delle cose antiche.
Ma vediamo come gli ottimi organizzatori hanno risolto i problemi logistici.
Il ritrovo è a Orta, dove la gara arriverà.
Qui, in tempi rapidi, vengono consegnati il pettorale, il chip per il cronometraggio e un sacchetto numerato dove i corridori metteranno gli indumenti prima della partenza.
Senza nessuna attesa si sale sui motoscafi che effettuano la spola tra le due sponde del lago e in 10 minuti si arriva a Pella, dopo aver goduto del panorama, purtroppo in grigio piombo tinta unita: infatti con oggi si fa quaterna sulla ruota del Cusio, 4a edizione della corsa e 4 volte pioggia!
L’esorcismo tentato dagli organizzatori, tramite locandina della corsa con paesaggio piovoso, non ha funzionato del tutto.
Però un pizzico di fortuna ci regala la pioggia migliore: debolissima, nebulizzata, quasi non bagna.
E comunque guardiamo il bicchiere mezzo pieno: fino a due giorni prima le previsioni erano ben peggiori, quindi…
A Pella si ha tutto il tempo per un caffè con chiacchiere annesse (noi consigliamo di cercare un bar decentrato, altrimenti si rischia mezz’ora di fila), dopodiché ci si può mettere in tenuta da corsa e consegnare gli indumenti all’organizzazione, che li restituirà all’arrivo.
Un pò di riscaldamento e ci disponiamo in griglia di partenza, nelle posizioni che ci competono, ovvero in fondo.
Pronti, via e si comincia: 700 persone sembrano troppe per le strade di Pella, ma invece si defluisce meglio del previsto.
I primi 3 Km sono su asfalto, su strade abbastanza ampie, con leggere ondulazioni.
La pioggia non dà fastidio, anzi, rinfresca il sudore dei podisti, anche perché la mattinata non è per niente fredda, siamo intorno ai 12°C.
Percorso in ottime condizioni, non ha piovuto molto e pozzanghere grosse non ce ne sono.
Si entra poi verso il Km 4 in un tratto sterrato che costeggia il lago, bello, e immerso nella vegetazione lacustre, anche se, in verità, quando corri di tempo per guardare in giro non ne rimane molto.
Anche qui terreno pressoché perfetto, consigliata giusto un pò di prudenza per i vari sassi, foglie e radici (comunque tutto segnalato in vernice fucsia).
Al Km 7 arriva lo “spauracchio” di giornata, salita di circa 1 Km che dal Lido di Gozzano risale sulla strada provinciale.
Le pendenze sono costanti, impegnative ma non impossibili, meglio comunque affrontarla con il giusto rispetto, perché siamo solo a metà del cammino.
Arrivati in cima si vira a sinistra e ci aspettano ora circa 6 km di strada asfaltata che conducono alle porte di Orta.
Questo tratto a nostro parere vale da solo il prezzo del biglietto: strada completamente chiusa al traffico…se solo si pensa a quanto è movimentata solitamente, non sembra vero poterci correre in libertà, ammirando il lago e scegliendo il lato di strada preferito in tutta tranquillità.
Inizialmente la strada scende, per circa 1 Km, dolcemente, si rifiata e si dà un pò di sollievo alle gambe ormai stanche.
Poi alcuni saliscendi, lievi, e intorno al Km 12 la seconda salita di giornata, di circa 1 Km, che conduce al gran finale.
Si tratta di una salita non dura, ma che a questo punto si fa sentire, soprattutto se si è carenti di fondo.
Finalmente si arriva a Orta e una buona cornice di pubblico, considerando anche il meteo avverso, incita i corridori verso l’ultimo spettacolare Km.
Si trova subito un tratto molto ripido in ciottolato, da fare con prudenza, che conduce a uno stretto passaggio lungo lago, da dove poi si sbuca sulla passeggiata.
Si comincia a sentire la speaker, l’adrenalina sale, le gambe ormai vanno da sole, praticamente staccate dalla testa.
In un attimo ci si fionda sul vicolo che immette nella piazza piena di gente e l’arrivo è conquistato, dopo quasi 15 Km di un viaggio bellissimo e affascinante, dentro di noi e dentro a un percorso fantastico.
Ci viene consegnato il pacco gara, modello gita fuori porta (salame, tagliatelle, acqua e pappa reale, comunque non da disprezzare di questi tempi), a cui fa da contraltare il sontuoso ristoro in stile rinfresco nuziale: pizze, focacce, dolci e dolcetti, bibite varie, con menzione speciale della giuria popolare per l’ottimo vin brulé!
Che dire di più, 110, lode e bacio accademico (sulle guance, per carità) all’ASD Circuito Running per aver pensato e realizzato, alla grande, una corsa del genere.
A dimostrazione del fatto che non è necessario attraversare gli oceani per trovare cose ben fatte e luoghi da ammirare…a volte li abbiamo sotto casa e non ce ne accorgiamo.
Se ci è permesso un piccolo consiglio, anzi due.
Il primo è per gli organizzatori.
Sarebbe fantastico dare una piccola medaglia a tutti i partecipanti, la ciliegina sulla torta: siamo nel distretto dei metallurgici e dei modellisti in legno, un piccolo gadget metallico o/e legnoso si può realizzare, dai, almeno ci rimane un ricordo di questo splendido evento.
Il secondo è per il Sole: vabbè che il lago è bello pure con la pioggia, però vuoi mettere se ci fossi anche tu caro Sole, ad accendere i colori autunnali, il verde, il giallo, il rosso e l’arancione della vegetazione, il blu del lago e l’azzurro del cielo.
Sarebbe ora che ti facessi vedere, l’anno prossimo saremo lì ancora ad aspettarti…con la medaglia al collo magari!

Numeri e Statistiche


Di solito non lo facciamo, ma l’occasione merita, quindi diamo qualche numero e statistica della gara.
(La classifica completa la trovate comunque qui)

Iscritti: 766
Arrivati: 703 (563 Uomini – 140 Donne)

Tra gli uomini podio tutto dell’ASD Circuito Running, che cala un tris d’assi:
1 Ouyat Salah
2 Luciani Stefano
3  Spada Giuseppe

Tra le donne:
1 Marin Francesca
2 Durante Francesca
3 Di Gregorio Lorenza

Dal punto di vista tecnico, a parte gli indiscutibili e “motorizzati” Top Runners, gara di livello molto alto.
Lo dimostra il fatto che la media di 4 min/Km netti (un gran bel viaggiare sui 14,6 Km), è valsa “solo” il 58esimo posto.
Pensate che viaggiando a 4.10 min/Km non si arrivava neanche nei primi 100!
Con la media dei 5 min/Km netti (non disprezzabile per un amatore) si è arrivati ben oltre la metà classifica!

Quindi complimenti a tutti i corridori, anche per il gesto sportivo collettivo, assolutamente non banale!

Davide Donà
(Pettorale 638)

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