14 aprile 2013

2013 14 Apr - Borgo Vercelli (VC): Memorial Mario Vignola

Data: 14/04/2013
Lunghezza percorso: 10,700 Km


Oggi, giusto per cambiare un pò ambiente, invece di fare la tappa della Gamba d'Oro ai Lagoni, ci rechiamo a Borgo Vercelli, dove si svolge una corsa sulla distanza degli 11 km, denominata “Memorial Mario Vignola”.

Borgo Vercelli si trova tra Novara e Vercelli, nel cuore della produzione del riso, sulla strada statale padana superiore.
La giornata è bella, il cielo è sereno e il primo caldo semi-estivo comincia finalmente a farsi sentire.

Già da subito ci rendiamo però conto che l’affluenza non è molto elevata, i numeri della Gamba d'Oro sono molto distanti.


Peccato, perché la manifestazione appare ben organizzata e ordinata, con un eccellente montepremi e onorata dalla presenza di podisti di alto livello: ma contro i fiabeschi percorsi boschivi del medio-alto novarese è difficile competere.

Ci iscriviamo nell’ampio salone, dove ammiriamo i tavoli già imbanditi per il ristoro, e con 2 euro aggiuntivi portiamo a casa il nosto Kg di ottimo riso vercellese, orgoglio locale, a pieno merito.
Caffè al bar limitrofo, dove incredibilmente troviamo un bagno da Hotel a 5 stelle lusso!
Piano piano si forma un discreto lotto di partenti, in tutto sono 270,  e in un’atmosfera tranquilla viene dato il via.
Sul percorso ben poco da dire, gemello di quello di Biandrate, totalmente piatto, agricolo e tutto al sole, che oggi comincia a picchiare in testa niente male.
Il fango è quasi del tutto sparito, solo qualche pozzanghera, lo sterrato è ottimo e dal fondo molto regolare.
Sono io che stamattina non sono per niente regolare, sarà il caldo, sarà che sono già stanco prima di partire, fisicamente e mentalmente: per dirla in estrema sintesi, sono mooolto scoppiato.
Quindi, dopo i primi Km corsi decentemente, ma faticosamente, decido di calare il ritmo, anche perché mi attende un pomeriggio impegnativo ed è inutile forzare, proprio non ne ho.
Il sudore comincia inesorabile a scendermi dalla fronte, mi penetra negli occhi e me li fa bruciare.
Comincio ad avere le visioni, mi appare la Madonna delle Risaie che mi sussurra in dialetto vercellese: “Car al me matt, par gni chi a fe na fadiga parej, l’era mej ca ta stevi a ca tua!!!”.

Tento per qualche Km di tenere la resistibile andatura di una combattiva donna, ma a un certo punto non ho più voglia di soffrire e cedo, abbandonato anche da questa compagna di avventura in mezzo ai grilli e alle cicale.


Questi ampi sentieri di campagna e i pochi partecipanti fanno sì che mi ritrovi a correre isolato per lunghi tratti, e questo non aiuta, anzi: mi sento solo come la particella di sodio dell’acqua Lete.

A 3-4 Km dall’arrivo, che oggi non arriva mai, penso al ritiro, vorrei camminare, sono stufo.
Ma tanto me la dovrei comunque fare a piedi, quindi decido per un ulteriore rallentamento.
Sul cavalcavia, che oggi mi sembra la Cima Coppi, vengo passato e staccato senza appello da un podista in lampante sovrappeso evidenziato da un aderentissimo quanto impietoso completo running all’ultima moda.
Finalmente si ricomincia a vedere Borgo Vercelli City, e il cartello dell’ultimo Km.
Incrociamo una coppia di attempati e super-tecnologici ciclisti della domenica in divisa invernale e K-Way:
ho già talmente caldo che mi strapperei canotta e calzoncini, a vedere questi mi si alza anche la pressione!
Telecamere fisse sul rettilineo d’arrivo e ai 200 metri sento alle mie spalle i passi di un corridore che ha lanciato lo sprint: sono il suo obiettivo, capisco che vuole dare gloria alla sua giornata passando in volata uno sfigato come me, per poi magari raccontarlo agli amici. 
In altre occasioni avrei raccolto questa misera sfida tra corridori dei bassifondi, ma oggi lascio fare, mi interessa solo mettere termine a questo supplizio conservando un po’ di energie per il resto della giornata.
Finalmente l’arrivo! 
Via i vestiti zuppi di fatica e sudore, veloce asciugata al gruppo C e andiamo al ristoro, che è una vera figata! Bocconcini con mortadella, salame, prosciutto, fette biscottate con marmellate buonissime, biscotti di prima qualità, Colomba pasquale, bibite.
Insomma, mi consolo alla grande per la dura e faticosa giornata.

E alla sera mi concederò addirittura una (mal)sana cena-spazzatura al Fast Food: eccheccazzo, mica si vive di solo sport!

Detto senza retorica alcuna, ma solo con un leggero giramento di balle, l’importante è partecipare, vuol dire che si sta bene, che si è in salute: minuto più o minuto meno non conta poi molto, specialmente se non si lotta per le prime piazze.
Un saluto e un ringraziamento agli ottimi organizzatori del Gruppo podistico Cattaneo di Borgo Vercelli
per la bella mattinata di sport e amicizia che ci hanno regalato.
Lanciamo infine un invito ai nostri pochi (ma speriamo buoni) lettori per partecipare domenica prossima 21 aprile alla mitica Cressalonga in quel di Cressa (NO), podistica che ha saputo raggiungere nell’edizione 2011 addirittura le 1000 presenze!

Davide Donà

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