10 marzo 2013

2013 10 Mar ~ STRESA - VERBANIA

Lago Maggiore Half Marathon 2013












Data: 10/03/2013
Lunghezza percorso: 21,097 Km


Dopo esserci forgiati per bene gambe e cervello in decine di camminate non competitive, decidiamo di premiarci con una corsa ufficiale Fidal e scegliamo di iscriverci alla Lago Maggiore Half Marathon (LMHM).
Si tratta di una mezza maratona in linea, partenza da Stresa e arrivo a Verbania Pallanza, costeggiando il Lago Maggiore lungo il Golfo Borromeo, con vista sulle magnifiche isole.
Siamo fortunati, e con noi tutti i 2300 iscritti alla gara: la giornata infatti è splendida, cielo limpido e aria fresca, temperatura intorno ai 15°C
La partenza è fissata per le 11, orario abbastanza insolito, probabilmente scelto dagli organizzatori per questioni logistiche e di chiusura delle strade.
Compreso nell’iscrizione c’è il trasferimento in motonave tra Pallanza e Stresa, utilizzabile a scelta per raggiungere la partenza al mattino oppure per tornarvi dopo l’arrivo.
Noi scegliamo di recarci in auto a Verbania e da lì veniamo trasferiti alla partenza, godendoci un quarto d’ora di navigazione immersi nella quiete e nella maestosità del lago.

A Stresa le operazioni di ritiro pettorale (addirittura personalizzato con il proprio cognome!) e pacco gara sono perfettamente organizzate nel lussuoso palazzo dei congressi, messo a completa disposizione dei concorrenti.

Ci sistemiamo con calma, beviamo un caffè al bar dell’imbarcadero, consegniamo la sacca con gli indumenti e ci portiamo in griglia di partenza.
Riscaldamento e stretching? No grazie, non esageriamo!
in virtù della nostra “broccaggine” ci posizionano nell’ultimo settore, praticamente mezzo chilometro dietro ai Top Runners.
Ma è quello che ci meritiamo e siamo contenti così.
Pronti, via e piano piano iniziamo la nostra avventura, per la quale, a dire il vero, non è che ci siamo allenati un granché, né sul fondo e tanto meno sul ritmo.
Quindi la prendiamo “turisticamente”, ponendoci unicamente il realistico obiettivo di metterci meno di 2 ore.
I primi chilometri passano velocemente, forse partiamo anche un pò troppo brillanti, ma correre nel gruppo è piacevole, volano battute in allegria e la vista sul lago è sempre un gran bel colpo d’occhio.
Ogni tanto c’è anche qualche dolce saliscendi, ma niente di eccessivo.
Molto fastidiosi e pericolosi i ciclisti che arrivano da dietro senza che te ne accorgi, secondo noi andrebbero proibiti, dato che da soli non hanno l’intelligenza di capire che rompono i co….ni!
Man mano che passa il tempo ci accorgiamo però che le parole di un componente del nostro trio diventano sempre più rare e, contemporaneamente, l’occhio sempre più da pesce (di lago) lesso.
Lui dice che va tutto bene, ma, intuendo che non la racconta giusta, rallentiamo progressivamente il passo per non perderlo per strada.
Tra un’occhiata al lago, alle isole Borromee e, perché no, agli ondeggianti e ipnotici lati B che ci corrono davanti, arriviamo all’ingresso di Verbania.
Però mancano ancora 5 Km, i peggiori.
Il nostro socio è sempre più cotto, totalmente disconnesso e corre per inerzia come un automa, con le gambe rigide tipo cemento armato e il busto inclinato in avanti, come a portare la croce in questa sua sportiva via crucis.
In città qualche spettatore ci incita, anche se, a dire il vero, sono un pò pochini: d’altronde è l’una del pomeriggio e a quest’ora la gente è a pranzo.
Il giro per Verbania a chiudere i 21K è comunque carino, ci facciamo anche un sacco di risate nel vedere una spettatrice che ci ostenta orgogliosa una taglia sesta a un palmo dal naso.
A un certo punto non vediamo più il nostro amico, ci giriamo ed è lontano, staccato: no! non lo possiamo lasciare ora! lo aspettiamo, lo rincuoriamo gli diciamo di tener duro.
Purtroppo nemmeno la vista della sua amata station wagon d’epoca parcheggiata lungo il percorso gli tira su il morale.
Mancano adesso un paio di Km e arriva una salitella, siamo nei pressi di Villa Taranto, forse.
L’amico cede di schianto, si ferma, cammina, ci prega di abbandonarlo al suo destino, è una scena veramente strappalacrime.
No, a questo punto, a costo di prenderlo in spalla, il traguardo lo deve tagliare insieme a noi, correndo, piano, ma correndo, cazzo!

Allora rallentiamo ancora, oramai ci sorpassano tutti: anziani ottantenni, donne con sedere maggiorato, uomini in palese sovrappeso dotati di rotoli e maniglie dell’amore.

In un chilometro perdiamo almeno 100 posizioni!


Ma che ci importa, il traguardo è là davanti e tutti insieme finalmente ci arriviamo, tempo finale 1 ora e 56 minuti, obiettivo raggiunto!
Ci mettono al collo una gran bella medaglia di partecipazione, (ma, d’altronde, 37 euri di iscrizione li abbiamo pur sganciati!), mettiamo l’amico in stand-by per qualche minuto a ripigliarsi e poi andiamo a rifocillarci al ristoro, un pò scarso a dire il vero.
Molta frutta e acqua ma poco altro.
Qui purtroppo dobbiamo sottolineare come anche il popolo dei runners, che dovrebbe essere amante della natura e dell’ambiente, sia invece peggio di un’orda di barbari: bucce di banane, scorze di arancia, bicchieri vuoti, bottiglie, cartacce, spugne, tutto gettato a terra per centinaia di metri sul lungolago: veramente un pessimo spettacolo e un brutto esempio: si fanno 21K di corsa e poi non si ha il buon senso di muovere il culo per qualche metro a cercare un cestino? Vergogna!
Vabbè, a questo punto ci infiliamo nella prima trattoria a portata di mandibola e alla faccia della dieta e della sana alimentazione ci rimpinziamo di pasta all’arrabbiata, hamburger e patate, il tutto rigorosamente surgelato e innaffiato da un’altrettanto discutibile vino rosso di incerta provenienza.
Che dire di più: ottima corsa, organizzata perfettamente in un paesaggio da cartolina, una bellissima giornata di podismo turistico, in amicizia e allegria!

SITO UFFICIALE


PERCORSO SU GOOGLE MAPS


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UN PO' DI FOTO


8 commenti:

  1. Ottima e come sempre, molto dettagliata e realistica, recensione. Talmente fatta bene che anche chi non ha seguito o partecipato la manifestazione, può farsi una corretta idea della giornata. Sono d'accordo col suggerimento di vietare il passaggio dei ciclisti (che peraltro era già previsto dal regolamento di gara ma poi disatteso) poichè molti sfrecciavano a pochi cm. dai podisti, non oso pensare cosa poteva succedere se uno di questi ultimi avesse avuto un leggero scarto di linea.
    Poi ci tengo particolarmente a farvi pubblicamente (per tutti gli amici podisti e non che leggeranno questo blog, anche se non appartenenti alla FAP Sanbrocchese) i complimenti e i ringraziamenti per la grande sportività nei miei confronti, avete dimostrato di aver interpretato nel miglior modo possibile lo spirito che anima la ns. FAP che ha sì, come base, le corse podistiche, ma soprattutto amicizia e sano divertimento che inizia prima, prosegue durante e dopo la fine della corsa, rendendo ogni giornata bellissima ed indimenticabile. Grazie quindi Davide e Joe, potevate fare un tempo molto migliore consono alle vostre forze e togliervi qualche soddisfazione, invece avete rallentato, mi avete aspettato e portato al traguardo con i vostri incitamenti. Veri sportivi.

    Il Pesce (di lago) Lesso

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    1. si, in effetti potevamo buttarti nel Toce e tagliare il traguardo 1400esimi invece che 1500esimi! Magari riuscivamo a trovare ancora il nostro bel mezzo litro di sali minerali spazzato via in overdose dai concorrenti arrivati precedentemente. Beh ci possiamo consolare con il pacco gara dove abbiamo trovato una splendida maglietta di cotone, maniche corte.......MARRONE!....Per fortuna il marrone va su tutto!
      Buon lavoro degli organizzatori.....ma a fronte di una spesa di iscrizione importante....il braccino mi è sembrato un tantino corto!
      joepagani

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    2. Grazie all'amico Pesce Lesso! da parte mia non so effettivamente quanto meglio avrei potuto fare. Non conoscendo per niente la distanza può anche darsi che a fare troppo l'ardito sarei saltato anch'io negli ultimi Km. Ma l'obiettivo era trascorrere una bella giornata in compagnia, chissenefrega del cronometro! mi associo al parere del Joe, con 37 eurodollari di iscrizione qualcosa in più ci potevano dare, almeno una maglia tecnica, un cappellino...manco una bottiglia di gatorade ci è toccata!
      P.S.
      I cappellini ce li hanno dati pure alla Gamba d'Oro a Bogogno, iscrizione 2 euro.

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  2. .......E STA' STORIA DELLE FOTO A PAGAMENTO!
    joepagani

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  3. Comunque, al di là tutto, è stata una gran bella corsa, in un bel posto e ho trascorso una bella giornata veramente.

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  4. resoconto sempre impeccabile che coglie tutto quanto di più significativo si incontra lungo il percorso...compresa la spettatrice di sesta taglia :-)

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    1. PS ho risposto come anonimo ma sono Emanuele Poggia, sempre contento di vederti prima del via quanto curioso di leggerti il giorno dopo!!

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    2. Grazie Emanuele, fa piacere che tu abbia colto il senso di questo blog, che poi coincide anche il nostro modo di essere nella vita quotidiana.
      Arrivederci prossima corsa, probabilmente noi andremo domenica a Cavallirio.

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