Data: 02/06/2013
Lunghezza percorso: 9,300 Km
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GAMBA D'ORO 2013 BORGOSESIA |
Dopo
essere stati a Gozzano la settimana scorsa, in perfetta e azzeccatissima
ambientazione naturalistica, tra prati e freschi boschetti, trovarsi qui, nel
parcheggio full asfalto di un centro commerciale, in mezzo alle auto e ai
consumatori della domenica mattina, è un bel pugno in un occhio.
Soprattutto
pensando che a Borgosesia hanno il parco Magni.
Ma
sono cose che ho già detto, non voglio ripetermi, se la corsa deve partire da
qui ci saranno dei validi motivi, e poi è sempre più facile criticare che non fare,
quindi non vado oltre.
La
giornata è finalmente estiva, ci saranno una ventina di gradi in partenza, sole
limpido e cielo sereno.
Il
percorso qui è di quelli duri, forse anche troppo per una camminata non
competitiva.
Credo
sia anche questo il motivo che tiene basso il numero di partecipanti, non si
arriva a 400.
La
salita a Valbusaga, 1Km abbondante con pendenze parecchio severe, spaventa
infatti molti.
Tecnicamente
nulla da dire, però forse è più un tracciato da corsa “seria”.
Questo
percorso più lo faccio e più mi pare di connotazione “ciclistica”.
Infatti
la salitona, messa lì al Km 2, induce a dosare le forze.
Anche
oggi osservavo come tutti salgono in modo “tattico”, chi risparmiandosi e chi
invece cercando di avvantaggiarsi.
Per
qualche minuto mi sento un pò come Bugno, Chiappucci, Pantani, Indurain che
salgono il Mortirolo studiando le facce degli avversari per coglierne i momenti
di difficoltà.
Anche
questo fa parte del divertimento sado-masochista del podista: stai facendo una
fatica bestia, il sudore ti cola dalla fronte, ti fa bruciare gli occhi e a tratti
non ci vedi più un cazzo, ma sei lo stesso contento di vivere quel momento.
Lì
sul salitone, avendo gambe, l’istinto è di salire spediti: si è appena partiti,
le forze ci sono.
Ma,
esagerando, ci si ritrova poi in debito di energie nel successivo tratto
discendente di circa 2 Km .
Dove
però la corsa presenta davvero il conto è al termine della discesa: si ritorna
in piano, mancano ancora 5 Km
e le gambe sono imballate dalla micidiale combinazione salita ripida-discesa
veloce.
Qui,
come ogni volta che corro questa gara, comincio a perdere la padronanza di me e
vado in sofferenza.
Ma
non credo di essere l’unico, da qui all’arrivo da dietro non rientra più
nessuno e quelli davanti non è che si allontanino molto.
Oggi
poi il caldo si fa sentire, ho addosso la maglia della Sanbrocchese, ma era
meglio mettere la canotta.
Me
la toglierei, vorrei che qualcuno mi tirasse una secchiata d’acqua, ma mi
accontento di raffreddarmi un pò con il bicchier d’acqua del ristoro.
Si
sta avvicinando il tratto per me più critico, i prati, dove mancheranno 2-3 Km all’arrivo.
Si
tratta di un tratto di sterrato pratoso, piuttosto sconnesso e difficile da
correre, in pieno sole.
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Assessore Maria Elena Caldi & la SanBrocchese |
«E’l
naufragar m’è dolce in questo prato, tra i grilli e le formiche, tra le cicale e
le ortiche.
E in lontananza s'ode, a far da mesto rintocco, la campana del Pio Bove.»
Il caso vuole che mi trovi insieme a due podisti di nero vestiti, nettamente più forti di me, credo stiano facendo una corsa di allenamento.
E in lontananza s'ode, a far da mesto rintocco, la campana del Pio Bove.»
Il caso vuole che mi trovi insieme a due podisti di nero vestiti, nettamente più forti di me, credo stiano facendo una corsa di allenamento.
Beh,
mi dico, forse è un oscuro presagio…ma invece si rivela una fortuna.
Mentre
io sto quasi per avere l’estrema unzione, questi discutono amabilmente su
quanto siano belli questi posti, così incontaminati a solo 1 Km dal centro di Borgosesia.
Vorrei
anch’io dire la mia sull’argomento, ma risparmio il poco fiato che mi resta e
cerco invece, riuscendoci, di tenere il loro passo, riprendendo un pò di
fiducia e abbondonando i pensieri negativi e i propositi testamentari.
Così,
facendo una fatica assurda e ripromettendomi come ogni volta che questa è
l’ultima che soffro così, arrivo finalmente alla discesa che in capo a 1Km
scarso porta all’arrivo.
Stringo
i denti, tiro fuori le ultime energie e arrivo felice al traguardo.
Ristoro discreto, cartelli dei Km non presenti, premiazione relegata in un misero angolino del parcheggio.
Ristoro discreto, cartelli dei Km non presenti, premiazione relegata in un misero angolino del parcheggio.
Però
ci consoliamo con un bel cesto-premio (che anche stavolta il Riga riesce a
strappare con le unghie) e con la foto insieme alla bravissima, simpaticissima
e carinissima Assessora allo sport del comune di Borgosesia.
Un
saluto e un ringraziamento anche al
gentilissimo presidente Avis e al fiatocortista Fabio di Gozzano che abbiamo
avuto il piacere di conoscere.
Ma
si dai, ci siamo divertiti, abbiamo fatto fatica e versato sudore, abbiamo
incontrato tanti amici, una gran bella mattinata!
P.S.
In
concomitanza a questa corsa oggi a Bellinzago Novarese ce n’era un‘altra a cui
partecipammo l’anno passato, e dove saremmo tornati volentieri.
Ma
purtroppo il sovrapporsi delle date “cannibalizza” gli eventi e così abbiamo
scelto la corsa più vicina, e alla quale in fondo siamo più affezionati.
Come al solito descrivi molto dettagliatamente e realisticamente la mattinata così che anche chi non può parteciparvi e legge l'articolo può immergersi nella manifestazione. Io che l'ho vissuta 90 mt. dietro a te senza mai riuscire a raggiungerti posso confermare quanto descritto. E' sempre un piacere leggere le tue recensioni ma secondo me con questo articolo ti sei superato. Complimenti Presidente!!
RispondiEliminail Riga