29 novembre 2013

2013 29 Nov - Cavaglio (NO): "Paese in Corsa"

Data: 29/11/2013 
Lunghezza percorso: 6,250 Km



La partecipazione dell’anno passato a questa corsa mi aveva lasciato un ricordo particolare, bello, una specie di infatuazione, difficile anche da spiegare…così mi ero ripromesso di tornarci, per capirne un pò di più a proposito di questa specie di “colpo di fulmine” sportivo.
Sentimento tra l’altro condiviso con i miei compagni d’avventura.
Così organizziamo un quartetto di amici e ci ri-presentiamo a Cavaglio.
Temperatura rigida, un paio di gradi sottozero, quest’anno l’inverno è arrivato presto, ma è giusto così, dovrebbe essere segnale di una futura primavera nella norma.
C’è movimento in questo piccolo borgo, alla fine saranno circa 200 i podisti al via, ed è un gran numero per un venerdì sera glaciale di fine novembre.
Il paese di notte è molto pittoresco, sembra di aver preso la macchina del tempo ed essere tornati indietro di almeno 50 anni.
Attenzione, il paese è stato ben mantenuto nella sua veste antica, ma non è vecchio o decadente, anzi.
Il ritrovo è presso l’oratorio e noi, anche stavolta moolto furbi, ci portiamo la borsa del cambio dentro al vecchio cinema, il vero gioiello della serata, che vale da solo la presenza a questa corsa…almeno per noi, giocoforza più interessati all’aspetto “culturale” del podismo che non a quello agonistico.
Si respira l’aria buona del passato fra queste mura, fra le seggiole in legno, le luci pallide e l’aria stupita del custode - anch’esso catapultato qui da un’altra epoca – che ci vede entrare per primi e prendere posto in galleria: gli chiediamo se possiamo cambiarci lì e lui, sorridendo, ci dice di sì e ci accende pure il riscaldamento.
Cambiati, usciamo poi al gelo della notte e corricchiando diamo un’occhiata al borgo.
Facciamo un pezzo del percorso, incrociando il Bar Mario, anch’esso sicuramente nato prima di Ligabue, risalendo poi per una breve salitella, illuminata per l’occasione con delle lanterne a petrolio.
Il tutto ha un qualcosa di magico, di fuori dal tempo, oserei dire di poetico.
Si avvicina l’ora del via e ci portiamo nei pressi dell’oratorio, fa parecchio freddo ma quasi non ce ne accorgiamo.
Lo start effettivo sarà poi dalla piazza della Chiesa, scelta giusta, c’è più spazio ed è il centro.
Si tratta di fare praticamente 2 giri da 3 Km, con una breve salitella all’inizio del circuito, seguita dalla relativa discesa che porta poi a percorrere 2 Km abbondanti in piano.
Per il mio gusto personale il tracciato è ottimo, bei rettilinei, ampia visuale e pochi cambi repentini di direzione, praticamente un “pistone” di 3000 metri.
Tutto illuminato, su asfalto pulito e regolare e presidiato dagli organizzatori.
Per me ne esce anche una discreta prestazione, nel senso che riesco a tenere esattamente e costantemente per tutta la corsa il passo che avevo previsto, riuscendo anche ad aumentarlo leggermente nel secondo giro.
All’arrivo, senza neanche rendercene conto, ci ritroviamo seduti su una gelida panchina posta appena dopo il banchetto dell’organizzazione, a chiacchierare della nostra fatica.
L’aria è tagliente, siamo sudatissimi e poco vestiti, ma non sentiamo niente…
Qualche minuto così, a decantare in questo freezer naturale, e poi ci trasferiamo dentro al cinema.
Un bicchiere di vino caldo e poi ci cambiamo al calduccio; salutiamo, ringraziamo e via, per un altro viaggio nella macchina del tempo: andiamo infatti a farci un’ ottima pizza “Novarese” nella vicina pizzeria “La Lucciola”, locale ibernato in una indefinita data degli anni ’70.
Notiamo con piacere che il posto è pieno di podisti reduci dalla corsa, fra i quali i Fratelli Preti di Invorio, che abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere e che salutiamo.
Fantastica serata, cosa dire di più? che l’anno prossimo ci torniamo di sicuro!

24 novembre 2013

2013 24 Nov - Invorio (NO): "Strainvorio"

Data: 25/11/2012 
Lunghezza percorso: 6,950 Km
STRAINVORIO


Sempre bella questa corsa di Invorio.
Il clima regala una giornata timidamente soleggiata, anche se freddina, si parte con circa +5 gradi.
Questo favorisce l’afflusso di un bel numero di partecipanti, 630, seppure un pò in calo rispetto alle ultime edizioni, ma d’altronde di corse in giro ce ne sono sempre di più.
Salendo a Invorio noto ancora un pò di neve sui prati e nei boschi circostanti, non sono dotato di scarpe adatte per questi terreni e la cosa mi preoccupa leggermente.
Arrivato a Invorio il colpo d’occhio è subito piacevole: il paese è indubbiamente bello e ben tenuto e, nonostante sia ancora abbastanza presto, un sacco di gente affolla le vie intorno alla partenza, c’è un bel fermento.
Qualcuno già si scalda (a tal proposito, io magari sarò un principiante ignorante, ma correre per un’ora prima di partire credo sia controproducente, 15-20 minuti fatti bene posson bastare).
C’è il classico assalto al bar in piazza per le iscrizioni, il caffè e il resto (peccato che l’altro bar quest’anno sia chiuso).
Noto la presenza  di grossi nomi del podismo amatoriale, questa gara è sempre molto ambita, ha un suo fascino particolare e ha il doppio delle presenze che si registrano mediamente all’ammazzainverno.
L’ordine di arrivo odierno si rivelerà infatti di altissimo livello, quasi tutto il meglio degli atleti in zona.
Alle 9.30 si parte da sotto il gonfiabile, il traffico di gambe è notevole, e bisogna fare un po’ di attenzione a non urtarsi.
Dopo il primo Km la matassa dei concorrenti si districa e ognuno può correre più sciolto, con il giusto spazio.
Per fortuna il terreno non è poi così male, giusto un po’ allentato dalle pioggie e dalla neve cadute in settimana, ma perfettamente praticabile senza pericolo, a parte alcuni tratti un discesa dove è d’obbligo guardar bene a terra dove si appoggia, per la presenza di notevoli sconnessioni e pietre sporgenti belle grosse.
Il percorso è ben equilibrato, ci sono alcuni tratti in salita abbastanza tosti, ma brevi, e subito ci sono discese in cui si riprende fiato.
Il fatto è che questo sali e scendi dura quasi dall’inizio alla fine e quelli come me dotati di scarsa ripresa fanno fatica a carburare un passo regolare.
Ma noto che c’è anche chi i conti li fa peggio del sottoscritto, parte troppo forte e si impianta in salita, mentre io tutto sommato corro regolarmente senza grosse variazioni di ritmo: per carità, niente di esaltante, ma riesco a controllare bene le mie sensazioni e il senso di fatica e la cosa mi piace, devo dire che mi da una intima e profonda soddisfazione.
Si conclude con un paio di Km a scendere verso il traguardo e qui chi ne ha può far girare le gambe, anche se dopo la frullata precedente  di energia non ne rimane molta.
La mia idea sarebbe di tentare un bel Km finale in pseudo-spinta, ma sono già abbastanza al limite e in affanno per cui opto per un “allungo” di soli 500 metri, che però mi fa recuperare alcuni posizioni su corridori più bolliti di me.
Bello l’arrivo, si giunge nella piazza del paese e si risale verso il campo di calcio, si entra, e dopo l’ultimo sforzo sul prato, Finish!
Oggi mi ritengo soddisfatto della mia prestazione, ma lo capisco solo all’arrivo, dove, al contrario dell’anno passato, consegno il cartellino senza fare coda e riesco addirittura a entrare nella top 100…lo so non è un granchè, però è meno facile di quanto possa sembrare a chi non frequenta queste gare.
All’estrazione finale vinco 2 accendini: ho tentato di reclamare qualcosa in più come autore dell’altimetria pubblicata sul volantino della corsa, ma non ho voluto insistere più di tanto.
Come da rituale, mi siedo sul baule dell’auto, con il sole che mi scalda un po’ le stanche ossa, e utilizzando il mio nuovo accendino, mi fumo con supremo gusto e goduria la sigaretta-premio per queste fatiche…vabbè far l’atleta ma qualcosa bisogna pur concedersi!

22 novembre 2013

2013 22 Nov - Gozzano (NO): "Paese in Corsa"

Data: 22/11/2013 
Lunghezza percorso: 5,950 Km
GOZZANO PAESE IN CORSA
Dopo aver letto commenti positivi relativamente all’edizione passata, ci presentiamo anche noi a questa strana e originale serale di Gozzano.
Negli ultimi 2 giorni è arrivato il freddo invernale, e pure un pò di neve, ma, nonostante questo, circa 200 corridori si presentano al via.
A mio parere un ottimo numero, considerata la stagione, l’orario e il clima rigido.
Il ritrovo è presso l’oratorio di Gozzano, il salone è ampio e ben riscaldato.
Questa volta premio pane e volpe per noi che ci portiamo appresso la borsa e ci cambiamo prima -  e soprattutto dopo - al calduccio, sorseggiando un ottimo vin brulè.
Temperatura intorno ai +2 gradi, freddina ma ci può stare.
Alle 20 in punto lo start.
Si devono fare un paio di giri di 3 Km su un circuito cittadino abbastanza veloce, ma con molti cambi di direzione, piccoli saliscendi e uno strappo breve ma intenso verso la chiesa, strappo che alla seconda tornata si fa sentire parecchio nelle gambe, come si fanno sentire i vari rilanci di andatura che seguono le curve.
Organizzazione direi perfetta, con birilli colorati a segnare il percorso e molti volontari a presidiare.
La neve caduta nelle ultime ore per fortuna si è sciolta del tutto, non ci sono tratti ghiacciati e si corre sempre su alfalto pulito e regolare.
Da segnalare giusto un’automobile che uscendo in retromarcia da un cortile ha provocato una situazione rischiosa al gruppo di podisti che stava transitando appena davanti a me, ma per fortuna si è fermata in tempo.
Io e i miei colleghi notiamo poi che qualche concorrente, sfruttando le caratteristiche del percorso e il favore delle tenebre, compare e scompare a sorpresa sul tracciato, ma qui starebbe alla sportività di ognuno comportarsi correttamente.
Si vede anche qualche gruppetto di persone a osservare la corsa (o, più probabilmente erano lì per caso) e ho la netta impressione, dai loro sguardi stupiti, che ci giudichino un pò folli…e forse non hanno tutti i torti.
Dopo 6 Km precisi arriva il meritato traguardo, il ristoro, il “lavaggio” e il cambio al caldo del salone.
Concludiamo la bella serata in una ottima e accogliente  pizzeria lì nei pressi.
Questa corsa ha confermato e rinforzato il mio giudizio molto positivo sul circuito delle notturne invernali, ottima idea messa in pratica altrettanto bene dai vari comitati organizzatori.
Personalmente preferisco le  temperature fresche per fare sport e quelle calde per fare il turista: confesso che il mio giudizio è legato molto anche a questo, ma l’idea rimane senza dubbio piuttosto geniale e fuori dall’ordinario.
Venerdì prossimo la tappa sarà a Cavaglio d’Agogna, ci siamo già stati l’anno passato, ve la consigliamo per un venerdì sera sicuramente “alternativo”.

10 novembre 2013

2013 10 Nov - Bellinzago (NO): Camminata d'Autunno

Data: 10/11/2013
Lunghezza percorso: 11,0 Km 
BELLINZAGO N.SE - CAMMINATA D'AUTUNNO



Ci siamo recati ieri a Bellinzago Novarese, incuriositi e attratti da questa 11 Km, denominata “Camminata d’Autunno”.
L’alternativa era la (per noi) vicinissima 6 Km di Serravalle Sesia, ma, conoscendo la zona, il “pericolo” di trovare un percorso pieno di salite spaccagambe era elevato, meglio scendere verso la medio-bassa novarese.
A dire il vero eravamo stati già qui, circa un anno fa, per la prima edizione della “Branzack Corre nel Parco del Ticino”: ci era molto piaciuta e quindi torniamo volentieri.
Il percorso è identico: da quello che par di capire l’intenzione della Marathon Bellinzago è quella di proporre questa corsa 2 volte l’anno, a giugno e a novembre.
Cominciamo stavolta dal giudizio: tra le corse “popolari” questa è stata di gran lunga la migliore dell’anno, e, secondo noi, siamo a livelli pari, se non addirittura superiori, a quello di corse che costano d’iscrizione 10 volte di più.
Roba da rimanere sbalorditi, spero di non dimenticare qualcosa.
Partenza e arrivo in pista d’atletica (e che pista!), con gonfiabile, speaker, musica e cronometro ad alta visibilità.
Starter d’eccezione, e consegnante i premi, la medaglia d’oro olimpica di pugilato Cosimo Pinto.
Percorso segnalato, con i Km, ben presidiato, sicuro, nessuna bicicletta fra i piedi.
Ristoro fantastico, con biscotti, pane e nutella, marmellata e, udite udite, pizza e birra a volontà e gratis!!!
Addirittura mini-pacco gara: 2 confezioni di panna cotta per tutti i concorrenti.
Servizio fotografico di alta qualità, e completamente gratuito, realizzato da Antonini Foto.
Riconoscimenti ai primi 3 arrivati assoluti e ai primi di tutte le categorie.
Classifica generale pubblicata on-line!
Corsa onorata da un ordine d’arrivo “imperiale” per il podismo amatoriale:
Salah Ouyat, probabilmente, per le nostre zone, il più forte podista amatoriale dell’ultimo decennio.
Ronnie Fochi, dominatore assoluto dell’ultima edizione del Piede d’Oro del Varesotto.
Maamari Elmehdi, giovane vincitore della prima edizione della Branzack e vincitore dell’ultima Scarpa d’Oro Half Marathon di Vigevano.
E poi, al quarto posto, Silvio Gambetta, dalla provincia di Alessandria, che probabilmente detiene il record mondiale di gare vinte in carriera, leggetevi questo articolo e resterete a bocca aperta (abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscerlo ieri, persona veramente gentile, oltre che grandissimo runner).
Ci hanno colpito l’impegno, la passione e l’entusiasmo degli organizzatori:
hanno ascoltato, migliorandoli, i consigli dei partecipanti, fra i quali noi, che suggerivano l’utilizzo della pista d’atletica, e ne è venuta fuori una bellissima e perfetta festa sportiva!
La giornata è stata giustamente clemente, tempo nuvoloso e umido, ma niente pioggia, temperatura intorno ai 10 gradi.
Qui mi permetto un consiglio “tecnico” per i colleghi podisti.
Ho visto oggi gente con guanti, calzamaglia, k-way, cuffia, doppio strato di vestiti: io ho corso in canotta e pantaloni corti e avevo caldo…certo, c’è una componente soggettiva nel coprirsi, ma correndo per 11 Km con +10°C è difficile che si possa avere tanto freddo, e se si va in “ebollizione” si suda molto più del dovuto e si fa molta più fatica.
Ma veniamo al commento tecnico sul percorso.
I 3 Km iniziali e finali coincidono, pianeggianti e scorrevoli.
In mezzo c’è un anello di 5 Km nel parco del Ticino, in mezzo a boschi, boschetti e collinette, oggi avvolti nella classica atmosfera autunnale, come da titolo della corsa.
Qui si trovano un paio di Km veloci, in leggera discesa, e successivamente il tratto in salita, che riporta in “quota”, di circa 1 Km scarso, non durissimo, ma neanche da sottovalutare.
E’ una salita corribile in spinta, ma capace di fare selezione, anche auto-selezione, perché dopo mancano ancora 4 Km all’arrivo e se si esagera si paga il conto.
Tracciato al 90% su sterrato, su sentieri puliti e ben battuti, c’è giusto da stare un poco attenti a qualche pietra sporgente, ma niente di che, basta guardar per terra.
Bellissimo il finale, si vede lo stadio in lontananza e si sente lo speaker quando manca ancora più di 1 Km.
Questo ti dà una bella carica e per quei pochi minuti ti senti anche tu quasi come un atleta di quelli seri che sta per fare il suo ingresso allo stadio "olimpico"…emozionante, mi mancava nella mia pur misera“carriera”!
Ultimi 100 metri in pista a tagliare il traguardo stremati & spremuti ma soddisfatti.
Voglio poi dire un personale BRAVO al Presidente-Speaker Rino Barricella, una vera forza!!!
Ma Bravi Tutti, inchino e giù il cappello, tutto da imparare da questi Signori dello Sport di Bellinzago!





3 novembre 2013

2013 03 Nov ~ Pella - Orta San Giulio (NO)

PELLA - ORTA SAN GIULIO






Tradizione piovosa finalmente smentita a Orta, anche se la differenza fra asciutto e bagnato è sul filo delle poche ore.
Piove infatti durante la notte, ma il percorso, a parte qualche pozzanghera sullo sterrato, è perfettamente regolare, e sul finire della gara spunterà addirittura un sole quasi primaverile.
Non posso che ribadire quanto detto l’anno passato a proposito di questa corsa.
Percorso stupendo, ottima logistica, ristoro finale con i fiocchi e organizzazione perfetta.
Perfetta si, ma con il braccino corto a fronte dei ben 18 euro di iscrizione: rispetto alla scorsa edizione non è stata neanche fornita la borsa di plastica per gli indumenti e invece di 2 ristori ce n’era uno solo.
Eppure con 200 iscritti in più c’era da aspettarsi almeno un trattamento uguale, invece che al ribasso.
Ritengo poi abbastanza "fantasioso" dare 2 pacchi di gnocchi, 1 bottiglia di birra e una scatola di lenticchie come pacco gara di una corsa podistica: forse un cappellino, una maglietta, una medaglia, un qualsivoglia gadget-ricordo avrebbero più senso.
Questo è il mio parere, ma le voci che sento in giro sono concordi nel giudizio.
Vabbè, vorrà dire che metteremo in bacheca la bottiglia vuota della birra o la latta delle lenticchie scrivendoci sopra Pella-Orta ~ 03/11/2013.
Per quanto riguarda la mia corsa, purtroppo, già dal 2ndo Km comincio ad avere il peggiore dei problemi per chi si appresta a dover correre per un’ora e più.
Sono quelle cose che pensi sempre succedano solo agli altri, ma la statistica prima o poi ti colpisce, è matematico.
Inizialmente la sofferenza è sopportabile e ho una pur piccola speranza che si plachi.
Chiacchiero piacevolmente per qualche minuto nei primi Km con l’amico Sergio dell’Atletica Valsesia e questo mi fa distrarre un pò dal chiodo fisso, che sempre in mezzo è, ma non alla fronte.
Prima della salita del lido di Gozzano - dopo 7 Km tutt’altro che simpatici - tento di arginare il problema con un rimedio della nonna, ovvero il limone, preso al ristoro (tra l’altro io odio mangiare il limone al naturale).
Sarà forse l’effetto placebo, ma questo espediente mi permette di condurre la salita discretamente.
Quando dagli ultimi tornanti vedo quelli che mi stanno davanti mi accorgo che, nonostante il tormento, sto tenendo botta molto bene.
Ma, presa la lunga discesa che conduce a Orta, la mia situazione va inesorabilmente peggiorando, oramai la testa è unicamente rivolta a evitare cedimenti. 
Agonisticamente parlando la mia corsa è morta e sepolta, e a un certo punto devo fermarmi, mi arrendo, non ho più alternative.
Il resto è un trascinarmi corricchiando fino al traguardo, con il morale sotto i tacchi, ma almeno ho salvato il salvabile.
E' andata così, succede, ci sono cose ben peggiori.
Peccato, fisicamente stavo molto bene e avevo un ritmo per me buono.
Magari ci riproverò l’anno prossimo, anche se comincio a pensare che questa corsa mi porti un pò sfiga.

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