Lunghezza percorso: 6,250 Km
La
partecipazione dell’anno passato a questa corsa mi aveva lasciato un ricordo
particolare, bello, una specie di infatuazione, difficile anche da spiegare…così mi
ero ripromesso di tornarci, per capirne un pò di più a proposito di questa
specie di “colpo di fulmine” sportivo.
Sentimento
tra l’altro condiviso con i miei compagni d’avventura.
Così
organizziamo un quartetto di amici e ci ri-presentiamo a Cavaglio.
Temperatura
rigida, un paio di gradi sottozero, quest’anno l’inverno è arrivato presto, ma
è giusto così, dovrebbe essere segnale di una futura primavera nella norma.
C’è
movimento in questo piccolo borgo, alla fine saranno circa 200 i podisti al
via, ed è un gran numero per un venerdì sera glaciale di fine novembre.

Attenzione,
il paese è stato ben mantenuto nella sua veste antica, ma non è vecchio o
decadente, anzi.
Il
ritrovo è presso l’oratorio e noi, anche stavolta moolto furbi, ci portiamo la
borsa del cambio dentro al vecchio cinema, il vero gioiello della serata, che
vale da solo la presenza a questa corsa…almeno per noi, giocoforza più
interessati all’aspetto “culturale” del podismo che non a quello agonistico.

Facciamo
un pezzo del percorso, incrociando il Bar Mario, anch’esso sicuramente nato
prima di Ligabue, risalendo poi per una breve salitella, illuminata per
l’occasione con delle lanterne a petrolio.
Il
tutto ha un qualcosa di magico, di fuori dal tempo, oserei dire di poetico.
Si
avvicina l’ora del via e ci portiamo nei pressi dell’oratorio, fa parecchio freddo
ma quasi non ce ne accorgiamo.
Lo start effettivo sarà poi dalla piazza della Chiesa, scelta giusta, c’è più spazio ed è il
centro.
Si
tratta di fare praticamente 2 giri da 3 Km , con una breve salitella all’inizio del
circuito, seguita dalla relativa discesa che porta poi a percorrere 2 Km abbondanti in piano.
Per
il mio gusto personale il tracciato è ottimo, bei rettilinei, ampia visuale e
pochi cambi repentini di direzione, praticamente un “pistone” di 3000 metri .
Tutto
illuminato, su asfalto pulito e regolare e presidiato dagli organizzatori.


L’aria
è tagliente, siamo sudatissimi e poco vestiti, ma non sentiamo niente…
Qualche
minuto così, a decantare in questo freezer naturale, e poi ci trasferiamo dentro
al cinema.
Un bicchiere di vino caldo e poi ci cambiamo al calduccio; salutiamo, ringraziamo e via, per un altro viaggio nella macchina del tempo: andiamo infatti a farci un’ ottima pizza “Novarese” nella vicina pizzeria “La Lucciola”, locale ibernato in una indefinita data degli anni ’70.
Un bicchiere di vino caldo e poi ci cambiamo al calduccio; salutiamo, ringraziamo e via, per un altro viaggio nella macchina del tempo: andiamo infatti a farci un’ ottima pizza “Novarese” nella vicina pizzeria “La Lucciola”, locale ibernato in una indefinita data degli anni ’70.
Notiamo
con piacere che il posto è pieno di podisti reduci dalla corsa, fra i quali i
Fratelli Preti di Invorio, che abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscere
e che salutiamo.
Fantastica
serata, cosa dire di più? che l’anno prossimo ci torniamo di sicuro!