Lunghezza percorso: 11,000 Km
La
tappa odierna ci porta a Santa Cristina, bella frazione di Borgomanero.
L’organizzazione
dell’evento è della storica società sportiva La Cecca.
Credo
di non essere mai stato prima a Santa Cristina, sono quei posti di cui senti
parlare ma alla fine non ci vai mai, quindi sono ben contento di colmare questa
lacuna.
Ma
veniamo alla cronaca.
Bello
il posto, in mezzo al verde, tantissimi partecipanti (854 iscritti), facce
sorridenti e serenità nell’aria.
Questo
è quello che ci fa apprezzare queste camminate.
Temperatura
perfetta, aria fresca e pulita e alle 9 in punto il serpentone colorato dei
partecipanti comincia ad allungarsi tra le stradine, i prati, i sentieri e i
boschetti delle colline Borgomaneresi.
Nonostante
le copiose piogge settimanali il fango è meno del previsto, giusto in qualche
tratto, quindi si scorre bene senza troppi rischi di scivolamento.
In
effetti io il sedere a terra lo metto all’inizio, dove un imbottigliamento in
un sentiero mi porta a seguire un plotoncino
che prende una specie di “circonvallazione” sul prato soprastante: al
rientro sulla strada maestra scivolo sull’erba bagnata, ma andavo a 2 all’ora,
quindi niente di grave.
Il
percorso è di quelli tosti, si trovano infatti diversi strappi decisi nel
bosco, anche se il mio preferito di giornata è quello che si inerpica su
asfalto e acciottolato in un piccolo borgo (penso sia Maggiate Inferiore).
Ma
oggi me la voglio godere, ho deciso di non far troppa fatica, quindi andatura
turistica.
Voglio
rilassarmi, basta fiatone e acido lattico, mi piazzo in fondo al gruppo e mi
godo il panorama, corricchiando tranquillo in mezzo a questo splendore di
natura primaverile, così rigogliosa e scintillante nei suoi colori in tinta
pastello.
Noto
che da queste parti del gruppone è tutto un altro mondo: si parla, si ride, si
scherza e non si odono respiri affannati (ovviamente non perché quelli davanti
sono più cattivi, ma perché se vai tranquillo ti rimane fiato per farlo).
Man
mano trovo per la strada persone che conosco e che saluto con piacere.
Saputo
che gli ultimi Km erano abbastanza pianeggianti, era mia intenzione farmi gli
ultimi 2 ad andatura più brillante.
Regali
a estrazione e ricco ristoro (ottime le fette biscottate).
Mi lancio in una proposta shock :
Mi
ricordo, da ragazzino, che alle camminate c’era sempre il premio di
partecipazione, il più delle volte una semplice medaglia.
Poi
questa consuetudine è stata eliminata, credo per contenere le iscrizioni a
prezzi popolari (2 euro è veramente poco e c’è pure chi si lamenta perché manca
il thè!).
Però
era bello guardare la tua medaglietta, ti faceva ricordare la bella giornata
che avevi passato, la fatica che avevi fatto, il posto in cui eri stato.
Pur
essendo un brocco senza speranza ti sentivi un campione morale.
Un
pò manca questa cosa, credo che come me la pensino tanti podisti e camminatori.
Si
potrebbe magari, per spendere poco, farle in legno queste medaglie, scritte anche
a mano, in passato si usava pure così.
Si
darebbe così qualcosa di piccolo a tutti, invece di dare premi belli, ma a
pochi (e sempre ai soliti).
Facendo
un piccolo calcolo bisognerebbe, per un anno di Gamba d’Oro, tagliare e forare 40.000
tondini in legno diametro 5 cm
x spessore 1 cm ,
per un totale di 400 metri
di barra.
Poi
si distribuiscono i quantitativi necessari alle varie organizzazioni che
provvedono a personalizzarli come meglio credono, magari coinvolgendo scuole e
asili.
Boh,
è solo un’idea, magari anche stupida e un po’ delirante, ma mi è venuta così,
ricordando il passato.
Un
saluto e un grazie alla Cecca e arrivederci alla prossima!
P.S.
Anche
oggi il nostro gruppo è riuscito a elemosinare un gadget sotto forma di
insalatiera rotante in plastica: non sarà la Coppa Davis ma siamo
felici lo stesso!
IL VIDEO-FOTO ROMANZO DELLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
Davide Donà
IL VIDEO-FOTO ROMANZO DELLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
Davide Donà
FOTO DI ANTONINI
PERCORSO SU GOOGLE MAPS
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