Anche
quest'anno stagione super-impegnativa, un mucchio di corse fatte (forse anche
troppe) e poco tempo a disposizione per l'attività "giornalistica".
Ma vediamo di metterci una pezza con qualcosa di diverso, ovvero scegliendo le
5 corse che ricordo in maniera più netta, quelle che mi hanno trasmesso
qualcosa in più. Le ho scelte fra le serali perché le sere d'estate sono
magiche. Ovviamente si tratta di sensazioni soggettive, in fondo sono state
tutte belle. La sequenza non è in ordine di preferenza, ma cronologico.
1) Cominciamo dalla serale di apertura
della Gamba d'Oro che si è tenuta a fine aprile a Mezzomerico. Questa corsa ha
diversi aspetti piacevoli, sia simbolici che tecnici. E' la prima serale della
stagione, quindi ha la magia del qualcosa che nasce, si taglia il traguardo
quando comincia a far buio, ma è un buio buono, perché è preludio alle giornate
che si allungano, all'estate, al risvegliarsi di tutte quelle sensazioni che la
bella stagione offre. E poi il percorso: la zona mi piace molto, dolci e
panoramiche colline a vigneti, con un tracciato pulito, non troppo duro e bello
filante nella seconda parte. E anche il chiosco della birra e dei panini con la
salamella è sicuramente un valore aggiunto per il giusto ristoro del tapascione
"by night".
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MEZZOMERICO |
2) Proseguiamo poi con la serale di Barengo, svoltasi a metà maggio. Barengo è un paese che già di
per sé mi piace, ma quello che caratterizza la serata è il luogo del ritrovo,
in una piazzetta che definirei "intima", dal sapore antico, un
salottino racchiuso fra le piccole vie del borgo; i volontari che cucinavano la
trippa da distribuire ai corridori completavano perfettamente il quadretto di un
posto dove mi sarei fermato volentieri a tirar tardi con gli amici e con un
buon bicchiere di vino rosso…forse anche 2. Degno di nota anche il percorso,
piuttosto simile a quello di Mezzomerico, anche se più muscolare per via di
diversi saliscendi tra le vigne su ampi e ben mantenuti sentieri.
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BARENGO |
3) Saltiamo poi al mese di agosto,
estate piena, alla Marcia del Sorriso a Soriso.
Si tratta di una corsa di 3 giri in circuito cittadino, con partenze distinte
fra uomini e donne. Questo fatto delle partenze separate è veramente bello, (ma
chissà perché è una rarità) in quanto permette di gustarsi la corsa delle donne
facendo il tifo e incoraggiandole. L'evento è di ottimo livello, a costi molto
contenuti. Per ognuno c'è un bel pacco gara, c'è lo speaker, il ritrovo è
ambientato nella bella e caratteristica piazza del paese. Però quello che
rimane più impresso è la durezza del percorso, accentuata dalla serata afosa.
Si trovano infatti 3-4 strappi in salita veramente duri, che, replicati per 3
giri, fanno arrivare al traguardo veramente sfiniti. Diciamo che a Soriso il
Sorriso mi è tornato solo dopo aver tagliato il traguardo, mentre per la durata
della Marcia c'era ben poco da ridere, anzi. Ma chi corre è intrinsecamente
sado-masochista, quindi qui trova pane per i suoi denti.
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SORISO |
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PANISSA DI ALBANO VERCELLESE |
4) Voglio
poi menzionare la corsa di Albano Vercellese, località poco nota della
bassa. Si corre l'ultima settimana di agosto nel Parco delle Lame del Sesia.
Terra di riso, e ci si potrebbe aspettare di fare Km tra i campi coltivati:
invece no, un bel percorso tra freschi boschetti e sentieri puliti, tutto in
pianura ma non noioso. Ma naturalmente qui il riso è d'obbligo, quindi con
pochi euro di iscrizione è compreso un pacco a testa e soprattutto comoda cena
con Panissa a oltranza per tutti, vino incluso. Inutile dire che è ottima. Il
tutto si può gustare a fine corsa nella sede del Parco, in un bel giardino con
tanto di tavoli al coperto…what else?
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BORGOMANERO |
5) Per
finire non posso non includere la Straborgo di Notte, a inizio settembre, un evento ormai di
proporzioni notevoli, dal punto di vista del numero dei concorrenti, da quello
del coinvoglimento della città e da quello della complessità organizzativa. Una
classica pressochè irrinunciabile per il runner amatoriale delle nostre zone.
Siamo a Borgomanero e si gareggia su
un circuito cittadino che scorre velocissimo per 5 Km sui 4 corsi che
caratterizzano il centro. Si effettuano ben 3 passaggi per la piazza principale
con la gente che ti incita calorosamente facendoti sentire un campione anche se
stai battagliando per il 500esimo posto. Quest'anno medaglia per tutti, e devo
dire che ha fatto piacere riceverla a ricordo della bella serata e della
tremenda botta di adrenalina calata in vena. Grande atmosfera e grande allegria
in questa corsa, con la città che si colora di runners di ogni tipologia.
Scrivendo
mi vien voglia di scrivere, quindi voglio ricordare anche qualche altro evento
podistico, assegnando degli "Oscar"
Oscar
della Sfortuna
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MAGGIORA |
Va, senza
dubbio, alla serale di Maggiora,
dove, a 10 minuti dalla partenza si scatenò un notevole temporale. Questo
provocò una specie di corto circuito organizzativo e venne dato il via in
maniera un po’ confusa, prima dell'ora stabilita. Infatti io e il mio amico non
ce ne accorgemmo e partimmo circa 2-3 minuti dopo raggiungendo le prime forme
di vita podistica solo dopo un paio di Km. Mi ricordo che salire tra le colline
al buio e con il temporale che ci rombava sulla testa mi ha dato la sensazione
della nota selva oscura. E purtroppo in quella sera tempestosa di mezza estate il
mio vecchio GPS marca Kalenji, comprato usato (ma tenuto bene) all'altro mondo
ci finì per davvero, causa infiltrazione di pioggia battente. La serata si
raddrizzò però all'arrivo dove ci consolammo gustando la proposta culinaria
migliore del circuito, un ottimo e abbondante menù del podista a soli 10 euro!
Oscar
dell'Abbondanza
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FONTANETO D'AGOGNA |
Senza
avversari in tal senso la corsa del gusto di Fontaneto d'Agogna: pacco gara, ravioli al pomodoro, biscotti con
zabaione e tante altre cose buone da mangiare e bere. Non mi è dispiaciuto
nemmeno il percorso, piattone ma non banale. E c'era pure lo speaker!
Oscar
della "Corsa Veloce".
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MOMO |
Qui
bisogna fare una piccola introduzione all'argomento. Gli amatori / tapascioni,
essendo abituati a fare distanze anche fino alla maratona e oltre, tendono a
banalizzare le corse di 5-6 Km. Se poi queste corse sono pianeggianti
praticamente le considerano alla stregua dei 100 metri. Quindi si vedono
partenze a ritmi insostenibili (tanto è corta). Queste sono le corse dove
all'arrivo si vedono le facce più stravolte, dato che normalmente si va fuori
soglia e in acido lattico già al primo Km, per poi soffrire in modo bestiale
per il resto della gara. In realtà tra quelle fatte, oltre alla già citata
Straborgo, sarebbero 3 a meritare l'oscar ex-aequo: Oleggio San Giovanni, San
Maurizio (centro sportivo) e Momo.
Premio però quest'ultima, dove alla tattica suicida dovuta al percorso
totalmente pianeggiante si abbinò anche il caldo umido della metà di luglio,
per un mix veramente distruttivo.
Oscar alla
Migliore Corsa "Non Protagonista"
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CASALGIATE |
Una corsa
in un posto che non conoscevo, disperso in mezzo alle campagne della bassa
novarese: Casalgiate. Un percorso
senza sussulti, un super piattone, ma, d'altronde, lì colline non ce ne sono.
Una corsa di ripiego, per colmare la defezione di un'altra località. Ma però
una corsa ben organizzata, a scopo totalmente benefico, e con importanti risvolti sociali, con precisione, con passione e dove, finalmente,
dopo anni di attesa, a tutti i concorrenti è stata data una medaglia ricordo
della Gamba d'Oro.
Oscar alla
Migliore Organizzazione
Diverse
sono le corse ben organizzate e dirette, difficile scegliere. Però dai, per
quest'anno voglio premiare la serale di Cressa,
dove, come sempre, nulla è lasciato al caso dal presidente della locale
podistica. Una corsa praticamente perfetta, dove alla perfezione assoluta
manca, a mio avviso, solo di modificare lo strano arrivo con svolta ad angolo
retto a fine rettilineo.
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CRESSA |
Oscar alla
Migliore Ambientazione
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MARANO TICINO |
Beh, qui
bisogna avere fortuna a trovare la giornata giusta e la fortuna per me premia
l'ultima ammazzainverno di Marano Ticino,
corsa sotto la neve di fine febbraio, in una giornata dall'atmosfera natalizia
con il tepore del bel centro di aggregazione a riscaldare i corridori al
termine della gara. Qui secondo me c'era anche, (dico c'era perché ho visto che è stata segata dal
calendario) l'arrivo più bello del circuito, in cima a una salita di quelle
come si deve.
Per quanto riguarda le mie prestazioni, beh, direi stagione di piacevoli insuccessi. Ovvero sono regredito parecchio, poche corse fatte bene e molte sofferte. Ma ho intenzione di scrivere una bella supercazzola tecnica dedicata all'argomento, quindi mi fermo qui.
Tante
altre corse sarebbero poi da menzionare e da raccontare, le conservo per l'anno
prossimo.
Un Caro
Saluto agli amici che mi leggono, e con i quali ho corso in allegria in questi
mesi passati e con i quali correremo insieme per ammazzare l'inverno che tra
non molto ci sorprenderà.
Davide Dona'