7 marzo 2019

MARANO TICINO – Gamba d'Oro – 03/03/2019


Bellissima apertura del circuito Gamba d'Oro, storica (e oserei dire inimitabile) manifestazione podistica del novarese, che ci farà divertire fino al cadere delle foglie autunnali. La fortuna ha aiutato: giornata primaverile, temperatura perfetta e sole pieno. E poi questo posto è veramente carino, mi piace sempre un sacco venire qui, attraversando le dolci collinette a vigneti tra Suno e Mezzomerico, per poi arrivare a Marano, adagiato su un altopiano soleggiato sopra la scorrere del  Ticino. Anche il ritrovo è di quelli "lusso": un centro di aggregazione nuovo di zecca, spazioso e realizzato con indubbio gusto estetico. Tecnicamente parlando la ciliegina sulla torta di questa corsa è l'arrivo in salita, la stessa che all'inizio si fa in discesa. Certo, è questione di gusti, ma per me che amo, e allo stesso tempo odio le salite questo è il massimo. Intendiamoci, non sono bravo quando la strada sale, anzi, ma credo che gli arrivi in salita siano il giusto tributo da offrire al Dio della Fatica, una sofferenza rituale che ritengo aiuti un pò a vivere più leggeri di spirito e più positivi verso le difficoltà. Non male anche la partenza in picchiata. Quest'anno cambio tattica: addio al piano A (avvio a tutto gas, tanto è discesa), e adozione del piano B (partenza prudente). Non è stato facile trattenersi in discesa, per due motivi: 1) perché la discesa ti invoglia a spingere, dato che si fa meno fatica 2) vedersi superare dagli amici al doppio della velocità ed evitare di rincorrerli è una forzatura alla propria indole agonistica. Però bisogna anche pensare che si ha una certa età e che dopo questo discesone ci sono altri 11 Km dove la forza di gravità non ci aiuterà più. Tutto sommato devo dire che è stata una scelta azzeccata: quando siamo tornati sul piano le gambe erano ancora integre, la voglia c'era e sono riuscito quindi a spingere bene per tutto il percorso, senza andare fuori giri. In alcuni brevi tratti ho dovuto rifiatare un po’, ma oggi, a parte i primi della classe, hanno patito un po’ tutti, all'arrivo ho visto distacchi notevoli. Da una domenica all'altra si è infatti passati dai rapidi 6 Km dell'ammazzainverno a una distanza doppia. Giunto ai piedi del salitone finale mi dico che oggi no, non camminerò, salirò piano, ma tutto di corsa! e così prendo la salita con rispetto, a piccoli passetti, aumentando l'andatura solo nell'ultimo tratto, quando la pendenza molla un pò. E poi si arriva, un po’ distrutti, ma felici come sempre. Ottima corsa, forse apprezzata più dagli stradisti che dagli appassionati di trail, ma ben organizzata e sicura nei tratti su sentiero, puliti e scorrevoli. Bella mattinata, in tutti i sensi!
Davide Dona'

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