Lunghezza percorso: 11,500 Km
Tipo di percorso: 70% Boschivo / Sentiero / Prato in Buone Condizioni / 30% Asfalto
A brevissima distanza dalla tappa di fine luglio si ritorna a Maggiate Superiore…boh, stranezze del calendario.
AREA RITROVO / PARTENZA / ARRIVO |
La giornata è bella, umidità assente, temperatura fresca, condizioni ideali per correre con la tenuta estiva: abbastanza divertente notare invece come molti podisti, anche di vecchia data, sbagliando, siano già passati alla divisa autunnale, pantaloni a tre quarti e maniche lunghe…uno degli errori più comuni, per paura di avere freddo si suda esageratamente e la resa cala alla grande.
Arrivo e partenza anche stavolta dal Circolo degli Alpini, in direzione opposta alla tappa di luglio.
Anche il percorso è differente, tuttavia simile, ma più lungo.
Noi abbiamo misurato 11,5 Km in totale, qualcun altro diceva 11,7…
A voler essere anche poetici cambiano i colori della natura, si passa dal verde brillante dell’estate piena ai colori caldi e sfumati dell’autunno che bussa ormai alle porte.
Pronti, via: oggi, immeritatamente e per caso, ci troviamo quasi in pole position, e per qualche centinaia di metri, riusciamo a vedere quelli forti.
Si parte subito a salire e qui è facile andare con un buon ritmo, siamo all’inizio e la salita è su asfalto con pendenze “pedalabili”, per usare un termine ciclistico.
Poi, come sempre in queste belle corse campestri, si inizia il viaggio dentro boschi, prati e sentieri, dove si trovano belle discese per prendere fiato, ma anche “simpatiche” salitelle che frustano le gambe.
Praticamente la parte centrale della corsa è tutta così, continue ondulazioni su sterrato.
Poi si ritorna su alfalto per gli ultimi Km e si trovano tratti di salita piuttosto impegnativi, anche se non lunghi.
E qui viene fuori chi è allenato di più sulla distanza lunga, perché l’acido lattico comincia a presentare il conto.
Arriva finalmente il tratto finale, discesone su alfalto, si mette la marcia alta e si arriva al traguardo.
CALABRONI: 118 ALL'OPERA |
A proposito del titolo della corsa, il termine “strola” significa fontana, che (abbiamo chiesto a gente del posto), si trova nei pressi del traguardo, ed è stata messa a simbolo dell’evento.
I chilometri erano tutti ben segnalati, compreso il cartello dell’ultimo Km, eil percorso presidiato ove necessario.
Purtroppo un gruppo nutrito di podisti è stato attaccato da uno sciame di calabroni (o qualcosa del genere) appostato in agguato a circa metà percorso e ha dovuto ricorrere alle cure dell’efficientissimo 118 presente in corsa.
L’amico Joe, punto sul coppino, si è ritirato.
A quanto ci risulta per fortuna nessuno ha riportato conseguenze serie.
I ristori erano ben forniti, addirittura salumi e formaggi in quello lungo il percorso.
Per concludere un plauso a Gattico e Frazioni, che pensiamo abbiano la più alta densità di corse podistiche in rapporto al numero di abitanti: se non c’è una corsa al mese poco ci manca!
Davvero complimenti per il grande spirito sportivo e organizzativo.
Copertura mediatica zero: alcune foto le trovate su fiatocorto.org
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