Ogni tanto
mi piace fare qualche corsetta nuova, così quest'anno mi presento sabato
pomeriggio a Pollone (BI) al parco della Burcina, per partecipare alla
"CorriBurcina", evento ormai tradizionale, giunto all'edizione 15. Il
parco è di indubbia bellezza, una collina con fiori e piante di pregio,
tranquilli sentieri e verdi prati. Appena entrati si percepisce un senso di
serenità assoluto: tutto è ovattato, si sentono solo profumi e suoni della
natura. Sabato poi era una di quelle giornate che ti fanno riconciliare con il
mondo: sole soffuso, tiepido, con l'aria dolce dell'estate che ci dona il suo
lungo arrivederci. Un posto veramente romantico: coppie che passeggiano mano
nella mano e altre che limonano di gusto all'ombra degli alberi. Praticamente
l'amenità al quadrato. Ho la fortuna di osservare tutti questi particolari
perché ci si mette un po’ a raggiungere, a piedi, la location della corsa: qui
l'auto si lascia tassativamente nell'apposito parcheggio all'ingresso e si
percorre circa 1 Km di sentiero in lieve salita per raggiungere il ritrovo,
ubicato su un pianoro con belvedere sul biellese. L'iscrizione è a offerta
libera, a scopo benefico. Noto che ci sono un sacco di famiglie con bambini,
sembra, anzi è, una festa, che bello! la corsa si disputa su 3 giri di un
circuito in strada bianca di 1,3 Km, chiamato "passeggiata dei
rododendri". Dato che abbiamo tempo decidiamo di fare un giro di
perlustrazione, non prima del caffè in un bar trattoria che spunta come un
fungo in mezzo a prati e boschetti. Il percorso è un bel misto: si parte subito
in salita, a pendenze decrescenti, ma sempre toste; segue un tratto in discesa,
ripida ma non troppo, per chiudere poi il circuito con un tratto pianeggiante.
Notiamo alcuni concorrenti che si riscaldano percorrendo la salita a passo di
stambecco: livello molto alto, oggi l'obiettivo è quello di evitare il
doppiaggio! la moltitudine delle belle divise giallo-blu del Biella Running mi
incute poi una reale inquietudine sportiva. Dopo la simpatica gara dei bambini
alle ore 17.00 si parte. Affronto benino il primo giro, esagerando però un po’
sulla salita e pure sulla successiva discesa. Pago pegno nella seconda tornata,
che come sempre, è per me la peggiore in queste corse sui tre giri: il fisico
risente dell'avvio spavaldo e il pensiero che dopo c'è ancora un giro non
aiuta. Mi impianto quindi sensibilmente sul primo tratto in salita e soffro
anche per il resto del lap 2, portando però a casa l'obiettivo di non subire il
doppiaggio: stimo di averla scampata per 2 minuti scarsi. Appagato di questo
risultatone mi rilasso un po’ sull'ultimo passaggio in salita, dormendo sugli
allori, tanto quelli davanti ormai non li prendo più e dietro non sento niente.
Ma sulla discesa finale mi svegliano passi galoppanti e sempre più vicini alle
mie spalle: un gruppetto mi ha preso di mira, mi sento il bersaglio disegnato
sulla schiena…oddio, li sento sempre più vicini, ormai mi prendono. La discesa
però è breve e sul ritorno in piano provo a resistere alla cattura, allungo un
po’… sembra funzionare, sento i passi dietro farsi più lontani. Ma però
l'arrivo è ancora distante, e io sono giù di allenamento, sono su di età, ho
qualche Kg di troppo, e poi, diciamoci la verità, sono sempre stato scarso, e
quindi mi tornano addosso: lo capisco dal pubblico appostato nell'ultimo tratto
che incita i miei inseguitori, penso che deve essere gente del posto. Ultima
curva, no, non devo farmi prendere, non avrete il mio scalpo! tiro fuori le
energie residue e resisto, ce la faccio! mi volto, voglio guardare negli occhi
i miei "cattivissimi" predatori: sono 3 ragazzine in temibile divisa
giallo-blu!!! ansimante, sudatissimo ma felice aspetto l'arrivo di mia moglie,
che avviene prima del previsto (brava lei o bidone io? direi entrambe). Per
concludere ottimo ristoro, modello gita fuori porta, sul prato, facce
sorridenti, gente allegra, bambini che giocano, palloncini colorati. Segue
anche la lotteria, dove vinco pure una cuffia per l'inverno.
Che dire, un
pomeriggio bellissimo, quasi mi dispiace andare a casa. L'anno prossimo
torneremo sicuramente.
Davide Donà