Ho passato il
periodo che sta tra l’infanzia e l’adolescenza a tirar calci a un pallone.
Qualsiasi
pallone, su qualsiasi campo, con chi capitava: l’importante non era vincere ma
fare goal, non so perché, ci sono nato con questa ossessione.
Paolo PULICI |
La sensazione
che si ha quando la rete si gonfia la rete la può capire solo chi è stato
calciatore, anche a bassissimi livelli come me. Erano gli anni circa tra il
1978 e il 1984. Poi ho giocato ancora, qualche torneo in giro, qualche partita
qua e la. Con l’andare degli anni ho capito che probabilmente il ruolo più
adatto alle mie caratteristiche sarebbe stato quello del difensore esterno di
spinta, o terzino sinistro come si chiamava una volta. Ma la mia buona tecnica
congenita di base, dribbling, tocco e controllo di palla, colpo di testa, mi ha
sempre portato, pur con scarse e alterne fortune, a cercare la via della rete.
Qualche goal l’ho anche fatto, ma passati gli anni non ho praticamente più
giocato e negli ultimi tempi mi sono
dato al più tranquillo running, che ti da emozioni belle, ma diverse…probabilmente
anche lì se vinci è una figata, ma è una “mission impossibile”. Ma quando
l’amico Davide mi ha chiesto di entrare in squadra per il torneo dell’oratorio,
i miei 46 anni sono tornati di colpo a essere 16 e non ci ho pensato un attimo
a dirgli di si. Si tratta di un torneo tra adolescenti e i loro genitori,
niente di estremo, ma anche in questi ambiti nessuno ci sta a perdere. E così
si gioca. All’inizio fatico un po’ a trovare le misure, la posizione. La corsa
c’è, ci mancherebbe, potrei correre avanti e indietro tutta la partita. Ma mi faccio
saltare un troppo dall’avversario, mi manca coraggio. Poi pian piano però mi
ritorna in mente che il calcio non è come giocare a dama (battuta rubata all’amico Dario) e comincio a menare un po’, senza far male ma con decisione.
Abbiamo di fronte dei ragazzi sui 15-17, corrono e hanno buona tecnica, ma un
po’ di voce grossa, qualche spinta e qualche fallo ben messo li fanno calmare,
forse esagero anche un po’, ma in fondo se lo meritano, dai. Poi comincio a carburare e
a cercare la porta.
Passati tanti anni ho come paura a saltare l’avversario e
concludere, ma mi suona la carica interna e ci provo. E riesco pure a fare 2
gol: che figata estrema, non mi ricordavo più che era così bello! Il secondo
poi, mi trovo il pallone sul sinistro, a media distanza dalla porta: tiro o non
tiro? Il mancino non è il mio piede, ma l’ho sempre usato, anche se con meno frequenza
del destro. Giusto qualche giorno fa ho letto un’intervista a Paolo Pulici (Puliciclone), un mito dei miei tempi, e lui dice che un destro naturale tira
meglio di sinistro, perché il sinistro, essendo gamba d’appoggio, acquista più
forza. Questa cosa mi viene in mente in un flash e quindi ci provo: e infatti
il sinistro fa il suo dovere, tiro in diagonale all’incrocio dei pali e gol: godo,
orgasmo totale! Provo anche qualche numero da circo, addirittura una rovesciata
spalle alla porta, roba da farsi male, ma quasi mi riesce. Alla fine il
bilancio è di: due alluci scarnificati perché non sono abituato alle scarpe da
calcio; un dolore tremendo all’inguine che mi tocca prendere un anti-dolorifico;
zoppico e faccio fatica a camminare; passo la notte praticamente insonne per
l’adrenalina accumulata e dolori vari; praticamente sono uno straccio e credo
dovrò pure interrompere le uscite podistiche per qualche giorno. Ma però ne è
valsa davvero la pena e lo rifarei subito!
P.S.
Agli amici
runners: se avete in programma una corsa alla quale tenete particolarmente
lasciate perdere il calcio nei giorni precedenti, potreste massacrarvi come è
successo a me.
Buonasera, sono un Sarcedote professionista, esponente della Curia Episcopopepata Circondariale degli oratori del Nord-Ovest (sezione Alto Novarese); spero che dopo aver tirato calci, urla e spinte ai calciatori esordienti oratoriali, all'oratorio oltretutto, finita la partita avrai messo lì anche qualche Padre Nostro e un pò di Ave Maria per farti perdonare!
RispondiEliminaDon Gio
Tra te e il Sacerdote Episcopopepato.....non so chi stà meno meglio!
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