Lunghezza percorso: 10,900 Km
Tipo di percorso: 70% Sterrato Boschivo in Buone Condizioni / 30% Asfalto
L’allegra e colorata compagnia di giro della Gamba d’Oro fa oggi tappa a Gozzano (NO)
Gozzano è una bella e ordinata cittadina che si affaccia sulla punta sud dello stupendo Lago d’Orta, detto anche Cusio.
Dopo tante domeniche dal tempo a dir poco incerto, una magnifica giornata di caldo sole estivo, con cielo di un limpido colore azzurro, saluta questa tappa del circuito.
RITROVO E ARRIVO AL MUNICIPIO |
Il biglietto da visita di questo “Giro del Castello” è di quelli importanti: ritrovo e arrivo all’interno del municipio di Gozzano, nel bel cortile fresco e pieno di verde. Diciamo che è importante perché ambientare una manifestazione sportiva in una sede istituzionale come il comune sta a significare che a Gozzano ci tengono parecchio, e lo dimostrano con i fatti, mettendo a disposizione il “salotto” cittadino.
La partenza è invece nella piazza antistante il municipio stesso.
Veniamo alla corsa.
Premettiamo che il percorso era presidiato perfettamente, ogni Km segnalato in maniera precisa e visibile e che - cosa che a me personalmente fa piacere e che dal punto di vista tecnico è importante - c’era il mitico cartello dell’ultimo Km.
Si parte con un tratto tranquillo e pianeggiante di 2 Km per le vie di Gozzano, prevalentemente su asfalto.
Buono per scaldare le gambe prima della “tortura” successiva: 2 Km di salita durissima con pendenze superiori anche al 15%, con tratti impossibili da correre…almeno per i medio-scarsi come chi scrive, per i quali è meglio camminare.
La durezza delle pendenze è accentuata poi dal fatto che si percorre uno stretto sentiero boschivo dal fondo soffice, che amplifica ulteriormente la fatica e fa diventare le gambe di cemento.
Però si è ripagati dalla bellezza assoluta dei posti e dalla frescura del bosco.
Paesaggi tipici da Biancaneve e i Sette Nani…tanto che a un certo punto mi è parso di vedere Brontolo…ma probabilmente era un’allucinazione da fatica…o forse il fatto di avvistare una piccola casetta, che invece è quella degli alpini.
Una nota di merito va al ristoro a metà corsa, per averci dato una bella rinfrescata e per il simpatico cartello che lo anticipava e indicava: “RISTORO A m 69”…evitiamo di addentrarci in spiegazioni tecniche, ci è parso che pur mezzi stecchiti tutti i corridori abbiano capito la battuta.
Terminata questa fase trita-podisti si inizia a scendere, e qui finalmente si può correre sciolti, anche se il terreno sconnesso invita un pò alla prudenza per non giocarsi caviglie e ginocchia.
Si alternano comunque tratti più ripidi e irregolari a sentieri ampi e ben battuti.
Costeggiando una bella pineta si esce infine dall’ombra del bosco e il sole cocente di questa giornata ricomincia a grigliare i corridori, ormai ben marinati e salati dai litri di sudore che hanno addosso.
Mancano adesso un paio di Km alla fine.
Il primo passa tranquillamente, abbastanza pianeggiante.
Ma è l’ultimo Km a far guadagnare una menzione speciale al tracciatore del percorso.
RISTORO CON I FIOCCHI! |
Attraverso una breve salita in ciotolato si sale infatti via Castello, che conduce alla Chiesa di San Giuliano, per poi ridiscendere e arrivare al municipio, percorrendo alcune vie interne.
Un magnifico arrivo da “finisseur” dove sull’ultima e spirituale ascesa (che a questo punto della corsa si fa sentire) chi ancora ne ha può cimentarsi nella progressione finale (o podistica “via crucis”, a seconda dei casi), divertendosi a sfidare gli amici con cui ha corso fino a lì.
Arrivo dentro al cortile del municipio, dove si trova l’ottimo ristoro finale e il premio per… tutti!!!
Anche qui altra nota di merito agli organizzatori per il pensiero, per lo sforzo profuso e, a mio avviso, per il tipo di premio.
Infatti la scelta era tra un libro (io ho preso una bella e dettagliata guida turistica del Verbano-Cusio-Ossola) e un pacco di pasta: Quindi pasta per il Corpore Sano del podista bisognoso di carboidrati oppure libro, perché non va trascurata la Mens Sana.
Per completare la già più che meritevole opera, premiazione con platea di posti a sedere in un suggestivo cortiletto interno del municipio.
Che dire di più, se non un “Bravissimi!” agli organizzatori del Castellania di Gozzano, e arrivederci all’anno prossimo.
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