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Cartolina di GRIGNASCO |
Non era pensabile chiudere l’ennesima e scarsa
“stagione” podistica senza onorare gli appuntamenti di Grignasco, ovvero casa
mia.
E così, per cominciare, mi presento la domenica
mattina 22 giugno alla tappa grignaschese della Gamba d’Oro, quest’anno molto frequentata.
Giornata parecchio calda e afosa, quindi si decide per un’andatura turistica,
per preservare la
salute. Secondo me per forzare con le alte temperature
bisogna essere giovani e ben preparati: caratteristiche che, ahimè, non
possiedo, quindi andiamoci cauti.
Il percorso non è male, in prevalenza lungo il
Sesia River e soprattutto non ci sono salite.
La corsa è organizzata bene, il Parco Vinzio è un
ottimo luogo di ritrovo.
Unico appunto che voglio fare è che non
bisognerebbe far muovere le auto dal parcheggio fino al termine della
corsa, diciamo almeno non prima delle 10.15, altrimenti i corridori che
arrivano se le trovano spiacevolmente di fronte.
Si replica poi, sempre al Parco Vinzio, il 1 luglio, per la
classica serale “Bruno Pozzi”, più corta ma più impegnativa.
Girano nuvole senza pioggia da tutto il giorno, e la
sfiga vuole che si mette a piovere appena prima della partenza. Inizialmente è una
pioggia piacevole e rinfrescante. Però nel secondo tratto in sterrato, a metà
corsa, arrivano tuoni e lampi, fulmini e saette, e quando si torna su asfalto,
secchiate d’acqua ci piombano in testa! Piove a dirotto, tipo foresta
equatoriale, e si fa fatica anche a tenere gli occhi aperti. Praticamente è
come correre dentro un autolavaggio. Ma è stato divertente però, non mi era mai
successo di beccare un temporale così tutto addosso, sembrano quasi i vecchi
“Giochi senza Frontiere”, che tanti anziani ragazzi come me ben ricorderanno. Negli
ultimi 2 chilometri
faccio una fatica bestiale, ultimamente ho ridotto i Km delle uscite (non ho
voglia di farne di più di 7-8) e questo si fa sentire. Ma stringo i denti,
giurando, come al solito che, basta, non voglio più soffrire così! Finalmente
arriva il traguardo, quest’anno abbiamo anche le famiglie ad aspettarci, è
sempre bello, anche se non possiamo dedicargli qualcosa di buono…a parte
l’amico Elvio Vinzio, primo di categoria e sesto assoluto! E poi una bella cena
tutti insieme, in amicizia e allegria. Sono serate semplici, caserecce, ma con
il gusto pieno dei buoni sentimenti. Alla premiazione standing ovation per l’amico
Elvio, se lo merita veramente. Poi il presidente dell’Atletica Valsesia mi pare
faccia un ammonimento verso chi ha fatto il furbo, partendo prima degli altri e
consegnando il cartellino all’arrivo. Fatto che mi viene confermato anche da
altri sul percorso, che hanno visto transitare in posizioni “sospette” podisti
dal passo lento: un comportamento sgradevolmente anti-sportivo!