Data: 13/10/2013
Lunghezza percorso: 10,7 Km
 |
13/10/2013 ~ BOGOGNO – GAMBA D'ORO - CAMMINATA DELLA MEJA |
 |
PREMI |
L’ottobre 2013 purtroppo di sole ce ne fa
vedere poco, anzi.
Nei giorni scorsi Borgomanero è stata
colpita da un tremendo nubifragio, e anche stamattina qui a Bogogno il cielo ha
tinte che vanno dal grigio piombo al blu cobalto.
Nuvole cariche di pioggia girano intorno
minacciose.
Aria fredda tendente al gelido, la
temperatura è sui 10 gradi scarsi.
Niente a che vedere con la magnifica
giornata di sole che ci aveva accolto qui l’anno passato.
La speranza è almeno di non beccarci
l’ennesima secchiata d’acqua sulla testa.
Comunque di gente ce n’è parecchia, 600
esatti al via, e, per la cronaca, fortunatamente non pioverà.
Il luogo del ritrovo è molto bello e
comodo, con bar che lavora a tutto regime a far caffè e varie.
Riscaldamento, conto alla rovescia vocale e
via puntuale alle 9.00
Dato che siamo moolto furbi, quasi a
livelli volpini, ci posizioniamo appena dietro quelli che vanno forte: il primo
Km infatti si percorre tra le anguste vie del paesello e onde evitare imbottigliamenti
e contatti meglio stare un pò davanti.
 |
BOGOGNO SKYLINE |
Allo scoccare del Km 1 si presenta quella
che è l’unica salita seria della giornata, 300 metri molto ripidi.
Ma la brevità dello strappo facilita un
Culone come me, che così riesce a non perdere troppo terreno da quelli agili.
Poi, per i restanti 9 Km è un andare ondulato per
boschi, boschetti, campi, prati e tratti asfaltati nel finale.
Quello che mi piace di questa corsa è che a
ogni tratto dove si sale corrisponde un successivo “riposante” tratto in
discesa.
Sembra che ci sia più discesa che salita,
ma è dovuto al fatto che le salite sono poco ripide mentre le discese sono lo
sono di più…almeno questa è la mia percezione.
Purtroppo, pur andando bene - per il mio
standard, s’intende - non riesco ad agganciare il gruppo degli atleti più
scarsi tra quelli meno forti dei più forti ma comunque inferiori ai Top Runners…in
parole povere quelli che stanno intorno alla 50esima posizione e viaggiano sui
4.30 o qualcosa meno, tra i quali gli amici Joe, subito in fuga, e Fabio che mi
raggiunge e mi abbandona più o meno a metà strada.
A un certo punto ce li ho li a 20-30 metri, ma poi
cominciano a darsi battaglia fra loro e si allontanano inesorabilmente dal mio
orizzonte…li rivedrò poi all’arrivo.
Mi ritrovo oggi in una specie di limbo
podistico, mi trovo a percorrere lunghi tratti da solo…anzi ogni tanto qualcuno
arriva da dietro ma mi stacca subito.
Sono quelli che vanno in progressione,
beati loro, io non riesco a farlo, me manca er cosiddetto cambio de marcia.
Davanti ne incontro sempre meno, boh, va a
sapere, strana situazione, che comunque non aiuta.
Soffro, però in maniera controllata, ogni
tanto rifiato un pochino, insomma mi regolo bene e vado a un ritmo molto
costante.
 |
2 ATLETI NON ESAGERATAMENTE FORTI |
Mi sono allenato abbastanza bene
ultimamente, e devo dire che, anche se i miei tempi non sono migliorati molto,
è migliorata senz’altro la gestione della fatica, ho l’impressione di soffrire
meno di prima.
Tecnicamente direi che ho fatto finalmente
amicizia con la mia soglia anaerobica, ho imparato a conoscerla e soprattutto a
rispettarla.
Ho un momento di depressione quando mi
ritrovo, più o meno al Km 8, solo, a percorrere un sentiero in un campo
coltivato, con un vento freddo e contrario che mi taglia la faccia gocciolante
di sudore: per fortuna in questo tratto raggiungo un altro podista solitario
che, evidentemente più demoralizzato e stanco di me, cede di schianto al mio
resistibilissimo attacco e si mette a camminare.
Questo accadimento mi da morale, e nel
frattempo si esce dallo sterrato.
Si va su asfalto ad attraversare un gruppo
di case su vie strette: qui non vedo più nessuno davanti e per un attimo temo
di aver sbagliato strada.
Per fortuna non è così e dopo un ulteriore
tratto boschivo si prende la ripida discesa che riconduce al paese, al termine
della quale si raccolgono le forze residue (ovvero si raschia il fondo del
barile) e si risale in leggera pendenza verso il meritato traguardo.
Nel finale riesco ad avere la meglio,
in una lunga, asfissiante (e anche un pelino penosa) volata, su un podista che mi aveva superato di gran
carriera nell’ultima discesa, salvo poi andare in rosso sul successivo cambio
di pendenza.
Vabbè dai, sono soddisfazioni piccole
piccole, ma chi s’accontenta gode, è il segreto della felicità, almeno della
mia.
Savoiardi, nutella, biscotti, molte cose
buone da mangiare e bere.
Corsa organizzata molto bene, ben
segnalata, percorso sicuro e, contrariamente a quello che pensavo, nonostante
le piogge, il fango non era molto, anche se le scarpe comunque bisognerà
lavarle.
Ho il piacere all’arrivo di
scambiare qualche impressione con il mitico Pimpe, che anche oggi ha difeso
alla grande l’onore di noi anziani ragazzi del 1967 (lui fa parte del gruppo
dei più forti, infatti è arrivato 16esimo!)
Anche oggi dominio dei Fratelli
Guglielmetti, a coronare la stagione della Gamba d’Oro.
Abbiamo la fortuna di conoscerli
personalmente, oltre a essere 2 grandi atleti, sono veramente delle belle
persone: educati, gentili, sempre disponibili a scherzare in compagnia e sempre
con il sorriso.
La nostra Gamba d’Oro 2013 finisce
qui, arrivederci all’anno prossimo e grazie a tutti per i bei momenti passati
in allegria.
Davide Donà
IL FOTO-ROMANZONE!!!
LE FOTO (FORSE, PROVATECI)
GOOGLE MAPS